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Scarpe, il mercato italiano mostra una timida ripresa

Scarpe donna: Pilastro del sistema moda italiano, il calzaturiero mostra qualche segnale di ripresa, dopo un trienno difficile.

Scarpe, il mercato italiano mostra una timida ripresa Pilastro del sistema moda italiano, il calzaturiero mostra qualche segnale di ripresa, dopo un trienno difficile. La produzione nazionale ha registrato un aumento del +2,6% sul 2010 a volumi e del +3,9% a valore. Per quanto riguarda l’andamento dei consumi, nel primo trimestre del 2011 sono state acquistate 32.456.000 paia di scarpe, in leggero calo del -0,9% sul primo trimestre 2010 (dati Associazione Nazionale Calzaturifici italiani – marzo 2011) per un valore di 1.391,26 milioni di euro (+2,2%).

A cambiare durante la crisi sono state soprattutto le abitudini di acquisto delle famiglie italiane che, per motivi economici, si sono progressivamente orientate verso prodotti di fascia qualitativa più bassa, sostenuti delle importazioni massicce operate nell’ultimo decennio.

Nel primo bimestre 2011 sono stati importati 76,1 milioni di paia di scarpe (+8,6% sul primo bimestre 2010) per un valore di 763,31 milioni di euro (+19% a valore). La scarpa di qualità e di lusso, frutto di una lavorazione nazionale di alto artigianato e cavallo di battaglia, da sempre, dei calzaturifici italiani viene, ormai, prevalentemente destinata all’export che vanta un record di 1.378,78 milioni di euro (+19,1% a valore e +13,1% a volume sul primo bimestre 2010).

L’assortimento merceologico si caratterizza per essere ricco e variegato e rispondere alle esigenze economiche e qualitative di un target trasversale: dalle scarpe di qualità dai prezzi alle stelle alle scarpe di media-bassa qualità a buon mercato importate dall’Asia. Si trova di tutto e di più. Non mancano le proposte dei brand di lusso, di casual o delle private label.

Le donne rimangono il main target assoluto del settore con 9.376.000 paia di scarpe (-0,2% sul primo trimestre 2010) acquistate nel primo trimestre 2011 (dati Associazione Nazionale Calzaturifici italiani – marzo 2011) per un valore globale di 545,20 milioni di euro (+1,8%). Di pantofole/zoccoli/ciabatte ne sono stati venduti 8.952.000 paia (-4,2%) per un valore pari a 99,15 milioni di euro (-2,1%).

Altrettanto gettonate sono le sneakers (donna, uomo, bambino) così come gli store brand: ne sono stati acquistati 7.816.000 paia (+1%) per un valore di 417,73 milioni di euro (+3,4% sul primo trimestre 2010). Target secondari oltre la donna, sono l’uomo (3,6 milioni di paia) e il bambino (2,7 milioni di paia).

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