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La sfilata di Ermenegildo Zegna è un trionfo di classe e sartorialità

Sulle passerelle milanesi l'uomo di Ermenegildo Zegna riscopre il fascino dell'eleganza, dei materiali ricercati, degli accessori di estremo lusso.

Ermenegildo Zegna - sfilata autunno inverno 2012/13Sulle passerelle milanesi l’uomo di Ermenegildo Zegna riscopre il fascino dell’eleganza, dei materiali ricercati, degli accessori di estremo lusso.

Sofisticato, chic, classico ed informale allo stesso tempo, veste accostamenti di classe e gusto con naturalezza e sensualità.

Arriva discreto, con in tasca un blackberry sempre connesso alle incertezze finanziarie globali, ma deciso a staccare.
Il soggiorno in montagna dell’uomo Ermenegildo Zegna – che viaggia accompagnato da valigie lussuosamente indecise – non contempla baite sperdute: la vita sociale continua, divertente e utile, sulle piste e nei lodge più esclusivi.

L’acclimatamento del guardaroba avviene per gradi, generando accostamenti impensabili fra abiti formali e sportivi, il tutto nel consueto stile attentissimo ai dettagli sartoriali e votato a materiali eccelsi.

I colori sono ispirati dal paradiso naturale della maison, l’Oasi Zegna: marrone in tutte le gradazioni del legno, nocciola, bianco neve, l’ocra delle foglie secche, il blu profondo del cielo notturno.
Vanno a comporre fantasie Plaid, Check e Chevron, spesso mescolate insieme in disinvolti patchwork.

La silhouette è allungata negli abiti con giacche dalle spalle naturali a due bottoni mentre acquista volume nell’outerwear, con bluson e giacconi taglio raglan.

Una decisa ispirazione trench percorre tutta la collezione, contagiando con la sua informalità cappotti, mantelle di fustagno, giubbotti e shearling tagliati al vivo.

Ritorna lo ‘Spazzolino’ pregiatissimo tessuto di alpaca lanciato da Agnona negli anni 70 con nuove lavorazioni, e si conferma la predilezione per il cashmere, puro o in mischia, morbido o ad effetto Shetland.

Stile comodo e vacanziero per la maglieria, lavorata a mano con filati mélange di alpaca e Premium Cashmere che riprende il gioco dei patchwork mescolandosi con suede, nappa e montone.

Su tutto spicca il ritorno del classico dolcevita da portare sempre, sotto le giacche ma soprattutto sotto le camicie fantasia, in una gara di disinibite sovrapposizioni.

Passepartout, i velluti a coste delavè Cashco, il denim vissuto con risvolti altissimi e cimosse in cuoio e il giaccone long seller ‘Elements’ in Alpaca Suri.

Per la mondanità serale l’uomo, ritemprato dall’aria che profuma di resina e una sauna rilassante, si mette in pantofole – da sera – e si rifugia nell’eleganza di bianco, blu e nero, concedendosi tuxedo di seta matelassé sotto cappotti-vestaglie in un sorprendente Spazzolino ‘zibellinato’.

Pelli vegetali combinate a tessuti tartan vivacizzano e personalizzano tote bags, porta iPad e scarpe che si adattano a ogni programma: anfibi e polacchini lucidati a mano, mocassini con frange, e double monk con suole carro armato da montagna.

Cravatte Duo in cashmere e sciarpe riprendono tessuti e fantasie della collezione e mettono in risalto un viso più sereno, un po’ abbronzato.

Anche se lo sguardo resta inquieto, dietro gli occhiali vintage dal taglio severo.

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