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La trappola voyeristica di Sylvio Giardina

Sylvio Giardina porta la sua collezione per il prossimo autunno inverno 2013/14 a Parigi, una linea tra fetish e bondage dove troviamo vinile, rete, neoprene

Sylvio Giardina porta la sua collezione per il prossimo autunno inverno 2013/14 a Parigi.
Una collezione sofisticata, studiata nei minimi dettagli, dove il canto dell’opera Lakmè di Leo Delibes fa da cornice al gioco immortale della seduzione nel film “The Hunger”, dove la sensualità trova il giusto connubio con atmosfere dark.

Dove le  proporzioni che caratterizzano gli stilemi della moda degli anni ’40 e ’50.
A tratti provocatoria, incisiva, con forti richiami ai materiali ed adi codici fetish.

Ecco allora il vinile, la rete ed il neoprene diventare protagonisti dell’outfit femminile griffato Sylvio Giardina.

Una spiazzante miscela di input e suggestioni a contrasto che inevitabilmente irretisce lo sguardo all’interno di una sofisticata trappola voyeristica.

Se la rete, come nelle pratiche bondage, attraversa il corpo, svelandolo parzialmente, arrivando a sottolineare le scollature e ad assecondare le proporzioni nuove delle spalle, di contro, le lane tipicamente maschili ricoprono, fasciandola, la silhouette, rimandando ad un’idea di (maliziosa) castità.

Le gonne polpaccio  aderiscono al corpo esaltando fortemente la fluidità della linea sinuosa che caratterizza lo scarto, prettamente femminile, tra la vita e i fianchi.

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