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L’inverno mette il nostro fisico a dura prova, ecco come essere sempre in forma

L’inverno è la stagione del Natale, della magia delle notti di festa, della neve e delle coccole sotto il piumone ma anche degli acciacchi, ecco come sopravvivere!

L’inverno è la stagione del Natale, della magia delle notti di festa, della neve e delle coccole sotto il piumone, ma è anche il momento perfetto per ammalarci. Infatti, influenza e raffreddori sono pronti per attaccarci, però oltre alle medicine, possiamo trarre aiuto anche in alcuni cibi preziosi per la nostra salute.

Ecco quali.

CANNELLA:
Questa spezia deliziosa, stimola il sistema immunitario ed è un buon rimedio naturale contro raffreddore, influenza, diarrea, flatulenza e dispepsia, è utilizzata nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese nei disturbi legati al freddo (poiché ha un effetto riscaldante) e contro i dolori mestruali, ha azione antiparassitaria contro Candida ed Escherichia coli. Inoltre, tiene sotto controllo il peso, combatte nausea, bruciore di stomaco e pancia gonfia, cura l’alito cattivo, è un toccasana contro artrite e reumatismi, arresta la caduta dei capelli. L’olio è un ottimo disinfettante naturale, utilizzato come collutorio contro le gengiviti e nelle infiammazioni del cavo orale.

PATATA DOLCE:
La patata dolce contiene alte dosi di beta-carotene, un antiossidante che aiuta a prevenire il danno cellulare nel nostro corpo e a ridurre il rischio di tumori della pelle, del polmone e della prostata. Le patate dolci contengono anche carboidrati, fibre, ferro, potassio, vitamina B6 e altri nutrienti essenziali.

LEGUMI:
Sono un cibo-cardine, addirittura il terzo grande vantaggio  dell’alimentazione sana (dopo il concetto di integrale e dopo l’abbondanza di verdura-frutta), perché possono bastare da soli, o quasi, ricchi come sono di antiossidanti, di fibre, di anti-nutrienti preventivi, di buone proteine, e di carboidrati complessi, a sostituire in tutto o in parte sia i primi piatti, sia i secondi, cioè pastasciutta-pane-pizza ecc. e carne-pesce-formaggi ecc.  Insomma, bastano i legumi mangiati spesso, anche ogni giorno, per rivoluzionare in meglio una cattiva dieta. Le loro fibre, soprattutto quelle solubili, e i loro polisaccaridi indigeribili, arrivando indigesti nel colon sono aggrediti dalla flora batterica residente, che li fermenta con produzione di preziosi acidi grassi a catena corta (acidi butirrico, propionico, acetico ecc.), che sono curiosamente saturi e volatili, acidi grassi isolati che non danno trigliceridi, i quali nutrono e proteggono il tubo intestinale (butirrico) e per varie vie riducono la sintesi del colesterolo, i trigliceridi nel sangue, il glucosio e la glicemia, e la secrezione di insulina, abbassando i rischi di malattie cardiovascolari, diabete, sindrome metabolica e perfino di alcuni tumori, come quello del colon-retto.

CACHI:
il kaki è un frutto ricco di vitamina C, betacarotene e di minerali come il potassio, e ha proprietà benefiche che spaziano dagli effetti lassativi (se il frutto è maturo; se è acerbo, al contrario, può risultare astringente) e diuretici, alla capacità di proteggere e depurare il fegato.
Gli effetti regolatori sull’intestino sono i più conosciuti, ma i kaki in realtà sono i frutti perfetti anche per i bambini, gli sportivi, gli astenici, poiché hanno straordinarie capacità energizzanti, dovute principalmente agli zuccheri che contengono.

AGRUMI:
Tutti gli agrumi sono particolarmente ricchi di vitamina C, importantissima per il potenziamento delle difese immunitarie contro virus e batteri o agenti chimici. Tale vitamina impedisce che nitriti e nitrati assunti nell’alimentazione si trasformino in nitrosammine, composti cancerogeni. La vitamina C entra in gioco anche in altre complesse funzioni biologiche dell’organismo umano: assicura una guardia attiva e continua contro i radicali acidi, influenza il metabolismo dei carboidrati e degli acidi grassi per trarne energia, favorisce l’assorbimento intestinale del ferro, minerale indispensabile per la formazione dei globuli rossi del sangue, produce una migliore permeabilità della parete dei capillari, combattendone la fragilità. Infine, interviene nel processo di deposizione del calcio e di fosforo nelle ossa e nei denti.

Di Raffaella Ponzo

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