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Il gelato è il Re dell’estate. Il migliore? Quello al Limone! Parola di Gastroenterologo

Quali sono i segreti del gelato? Quando fa bene mangiarlo e quando invece fa male e bisogna fare più attenzione? L'intervista al dottore.

Durante l’estate il gelato è uno degli alimenti più amati. Piace a tutti, agli adulti, alle persone più anziane e naturalmente ai bambini. Ma quali sono i segreti del gelato? Quando fa bene mangiarlo e quando invece fa male e bisogna fare più attenzione?

Ci risponde il professor emerito in medicina interna dell’Università Cattolica di Roma, Giovanni Gasbarrini, specialista in Malattie dell’apparato digerente che subito dice: «Il gelato è tra gli alimenti più completi e più buoni che abbiamo a disposizione, ma come in tutte le cose, per goderne pienamente anche dal punto di vita della digestione, bisogna seguire alcune regole».

Professor  Gasbarrini cominciamo: quando è il momento migliore per  mangiare il gelato?
«Sarebbe meglio non mangiarlo alla fine di un pranzo o di una cena. Il gelato è costituito da diversi ingredienti come latte, panna, zucchero, tuorli d’uovo, frutta… e proprio in virtù del suo essere un alimento completo, può appesantire la digestione e allo stesso tempo, far impennare l’apporto calorico quotidiano.
E quando invece è meglio gustare un gelato?
L’ideale sarebbe come spuntino o come merenda, lontano dai pasti insomma. Occasionalmente, si può anche mangiare una ricca di porzione di gelato per sostituire un pasto. Infatti, circa cento grammi contengono tutto quello di cui abbiamo bisogno:  dalle vitamine derivate principalmente dalla frutta, alle proteine del latte e delle uova, agli zuccheri presenti, il lattosio e saccarosio, un’ottima fonte di energia immediata, perché di rapido assorbimento».
Però Professor Gasbarrini, specialmente nella stagione calda, è un po’ consuetudine, quella di mangiare un gelato a fine pasto… Dobbiamo rinunciarci?
«Bé, se proprio non si vuole rinunciare a questo dolce “vizio”, consiglio di mangiare una porzione di gelato alla frutta. La dose non deve superare i cento grammi. E’ da preferirsi al gelato alle creme, perché più leggero e meno calorico. Infatti, cento grammi di gelato alle creme forniscono mediamente duecento calorie, quattro grammi di proteine, ventisei di carboidrati e nove di grassi e quello alla frutta fornisce un apporto calorico di centoventi calorie, con meno grassi, e un maggior contributo di vitamine. Inoltre, tra tutti i tipi di gelato alla frutta, l’ideale da mangiare dopo un pasto, è quello al limone».
Perché il gelato al limone?
«Il gelato al limone, oltre ad avere un apporto calorico molto basso, è utilissimo per sgrassare le mucose della bocca, togliendo i sapori dei cibi e disinfettando il cavo orale, inoltre il limone riduce i livelli di colesterolo e aiuta a digerire i grassi, grazie all’acido citrico che contiene».
In molti tipi di gelato è contenuto il latte, ma molti sono intolleranti proprio al lattosio in esso contenuto. In questo caso, si può mangiare il gelato?
«Innanzitutto bisogna differenziare l’intolleranza dal malassorbimento, solo un terzo delle persone che non assorbono il lattosio hanno una intolleranza.
Dunque, per chi è intollerante al lattosio, consiglio di scegliere un tipo di gelato preparato con il latte di soia. Però anche in questo caso fate attenzione: la soia ha un’alta percentuale di nickel, un metallo che assorbe dal terreno, e questo può generare altre intolleranze. In questi casi consiglio sempre il gelato alla frutta senza latte, ottimo anche per i bambini molto piccoli».
Il gelato infatti, è tra i cibi preferiti dai bambini. Da che età si può cominciare a mangiare?
«Dopo il secondo anno di vita, si può dare al bambino il classico cono piccolo con una pallina di gelato alla frutta, perfetto come merenda. Se non si hanno allergie è ottima la fragola, molto apprezzata dai più piccoli, oppure la banana o il melone. Se ancora non si è passati al latte vaccino, anche in questo caso sconsiglio il gelato alle creme, preparato con il latte, perché il bambino potrebbe non digerirlo».
Siamo ormai in estate, grandi e piccini devono stare attenti a tuffarsi dopo avere aver mangiato un gelato ?
«É  meno pericoloso tuffarsi in acqua subito dopo aver mangiato un gelato, piuttosto che dopo un pranzo più “importante”. Il motivo è semplice: quando mangiamo un cibo con un elevato contenuto di calorie, il sangue affluisce nell’intestino facendo diminuire sia la circolazione cerebrale, che quella nell’area del cuore, per cui se lei entra in acqua e bagna la pancia, l’acqua fredda produrrà come effetto una congestione, ovvero un blocco intestinale legato al cambiamento repentino di temperatura. Se invece mangia un cibo con un contenuto limitato di calorie come un gelato, avrà sicuramente meno problemi».
Però anche la temperatura del gelato è bassa: quanto bisogna aspettare prima di fare il bagno? E se sudati, si può mangiare il gelato?
Quando fa molto caldo e si è sudati, bisogna mangiare alimenti freddi come il gelato, lentamente, facendo abituare prima la bocca e poi l’intestino, gradualmente alla nuova temperatura. Il bagno si può fare anche subito, fermo restando che il mio consiglio è sempre quello di non tuffarsi di colpo, ma di aspettare e di bagnarsi gradualmente in modo da far abituare il nostro corpo alla nuova temperatura».
Insomma, il gelato è per eccellenza il cibo dell’estate, ci può dare un ultimo consiglio…
«Paradossalmente, il mio ultimo consiglio è quello di mangiarlo soprattutto in inverno. Infatti, anche se con il freddo non è molto invitante, proprio perché non c’è molta differenza tra la temperatura dell’ambiente e quella del gelato, è il periodo migliore per ingerirlo senza creare problemi di digestione».
Di Raffaella Ponzo

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