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Tra cinema e moda: gli Oscar di Antonio Monda

Intervista esclusiva ad Antonio Monda, direttore artistico del Festival del Cinema di Roma, docente a New York

Cinema e moda, gli Oscar di Antonio Monda: “Monica Bellucci la più fashion, Audrey Hepburn imbattibile e sull’Italian style a Ny vi dico che…”, in un’ntervista esclusiva al direttore artistico del Festival del cinema di Roma, l’intellettuale romano che ha conquistato gli States: “Vi svelo la mia top 3 dei film che hanno segnato un’epoca nella moda”.

di Lucia Marino

Antonio Monda, la carriera, l’intervista

Eclettico e dalle mille sfaccettature, Antonio Monda ha intrapreso più di una strada affermandosi in ognuna di esse: docente di cinema presso una delle più prestigiose università al mondo, la New York University o NYU, esattamente alla Tisch School of The Arts, scrittore di saggi e romanzi, firma della più prestigiosa testata di moda, Vogue, collaboratore di prestigio de La Repubblica dagli States per tutto ciò che riguarda cinema, arte, cultura e storia, conduttore e organizzatore culturale, creatore delle Conversazioni di Capri, nonché Direttore artistico del Festival del Cinema di Roma. Ed è proprio in questa occasione che mi ha gentilmente dedicato un po’ del suo preziosissimo tempo (tra sms e chiamate non gli ho lasciato via di uscita, è vero), svelandomi che anche lui da uomo poliedrico quale è, segue con massimo interesse anche il settore della moda.

Il Festival del Cinema di Roma è stato un successo, tanti ospiti e tanti look diversi; ma ce ne è qualcuno che la ha colpita particolarmente osservando attori e registi?
“Si, eccome, uno in particolare. Un look strepitoso. Ed è pure di una stella italiana: Monica Bellucci era spettacolare nel suo abito da sera nero, ti so dire anche lo stilista…Dolce e Gabbana. Bellissima”.

Moda e Cinema, un binomio inscindibile, lei che conosce sin nelle sue più recondite pieghe la storia del cinema, può stilarci una classifica con i tre film che, a suo parere, sono stati una sorta di spartiacque del trend modaiolo tra le varie epoche?
“Certamente, rispondo con piacere e interesse a questo interrogativo. Dunque…beh, il primo è sicuramente ‘Colazione da Tiffany’ con Audrey Hepburn, una autentica icona di eleganza e di stile. Il modo in cui si muove in quel film, ciò che indossa, è pura raffinatezza. Come quando guarda la vetrina dei negozi o si dà un’occhiata veloce allo specchio, grandiosa. Come secondo direi ‘Accadde una notte’ con il mitico Clark Gable e l’immancabile panciotto: un binomio che portò ad un vero e proprio boom del corpetto; ed infine direi che tutti in tutti i film di Clint Eastwood lo spolverino è un must come anche lo è diventato nella vita reale.

Qual è per lei il film in assoluto simbolo di eleganza?
“Sarò ripetitivo, ma per me tutti i film con Audrey Hepburn lo sono, non c’è gara se c’è lei sul grande schermo…”.

Una domanda concettuale: è più il cinema a influenzare la moda o è il contrario?
“È un gioco che va in tutte e due le direzioni, si inseguono a vicenda, cinema e moda, moda e cinema: non c’è uno senza l’altro, da sempre”.

Chi è attualmente l’attrice più elegante in assoluto?
“Cate Blanchett, sempre impeccabile, di un’altra epoca. Fantastica”.

E quella vestita peggio?
“Eh…non lo posso dire…anzi dico, nessuna!”. (E qui Antonio si lascia andare a una cinematografica risata, ndr).

Facciamo lo stesso al maschile allora: chi è l’attore meglio vestito?
“Beh direi Brad Pitt…Mi sbaglio?”.

E chi quello vestito peggio?
“Di gran lunga Johnny Depp, insomma…anche Tom Waits non scherza, però…”.

Ultime domande personali: lei ha due giovani figlie, seguono la moda?
“Caterina, la più grande, segue le tendenze della moda come ogni ragazza, ma come hobby, mentre la seconda, Marilù, studia filosofia, e ha intrapreso tutta un’altra direzione”.

Antonio, vive da molti anni a New York, può confermarci che tuttora lo ‘Stile Italiano’ negli Usa resta un’icona, e secondo lei perchè?
“Assolutamente sì, lo confermo senza tema di smentita. Lo stile italiano è sempre di tendenza, per storia, eleganza e gusto unico che ci contraddistingue; piace più della moda francese! E lo dico con il punto esclamativo e con fierezza italiana, naturalmente”.

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