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I monogrammi di Dalì rendono uniche le borse Lancel

Lancel ripropone, con quella “légèreté” tutta francese, una collezione audace, impertinente e appassionata.

A dominare è ancora una volta il monogramma, ma non uno qualsiasi, bensì quello creato da Dalí, il Daligramma ….una vera e propria dichiarazione d’amore.

Era l’estate del 1929 quando Salvador Dalí incontrò la sua musa ispiratrice. All’entrata in scena di Gala ebbe inizio la vita dell’artista. Era un Amore folle, esacerbato, eccessivo. Il suo vero nome era Helena Dimitrievna Diakonava, ma per Paul Éluard, fin dal primissimo sguardo, sarebbe stata Gala.

La donna che lui “aveva sognato e aveva già dipinto ancor prima di conoscerla”

Alla sua “Gradiva”, cioè colei che procede, la sua vittoria, la sua donna, Dalí dedicò un linguaggio che apparteneva solo a loro, un alfabeto dell’amore, i “Daligramas”.

Nei primi anni ’70, la Maison Lancel interpretò i Daligrammi creando una borsa da collezione unica, dedicata a Gala e chiamata Dalí, la cui tracolla originale era costituita dalla catena di una bicicletta, il simbolo della devozione sincera tra due energie che vanno nella stessa direzione. Oggi Lancel

G per Gradiva-Gala, D per Dalí ed S per Salvador, in otto caratteri stilizzati e criptati, il Daligramma, illustra con inchiostro di china e oro la venerazione di Dalí per la sua musa. “Se devi creare un monogramma, è meglio che questo abbia anche un significato!”. Sarebbe stato il loro codice d’amore, una scrittura segreta ed enigmatica che celebrava la loro passione. Ogni segno avrebbe raccontato la loro storia e li avrebbe uniti per sempre. Allo stesso modo, negli anni ’70, Lancel creò la Dalí. Quarant’anni più tardi, insieme alla Fundació Gala-Salvador Dalí, la Maison prende ispirazione dal Daligramma per creare una collezione mitica e rivelare al mondo questo artistico alfabeto dell’amore.

Borse uniche, ricche di sentimento e dettagli, con dettagli unici e preziosi, in perfetto stile Lancel, che dal 1876 detta lo stile a Parigi.

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