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L’estetica dell’ibrido per Neil Barrett

Per la prossima primavera estate 2012 Neil Barrett scommette su un innesto di femminilità nella tradizione maschile. Una linea dritta che vira verso il corpo femminile, ed è un nuovo capitolo nell'estitica dell'ibrido, dove la formalità diventa scioltezza.

Per la prossima primavera estate 2012 Neil Barrett scommette su un innesto di femminilità nella tradizione maschile.
Una linea dritta che vira verso il corpo femminile, ed è un nuovo capitolo nell’estitica dell’ibrido, dove la formalità diventa scioltezza.

I tessuti sono frammentati, lo stilista propone una decostruzione dei pattern maschili, il Chevron, il Principe di Galles, il Breton Stripe, che ricreano un’interpretazione unica ed originale.

I colori spaziano dai toni di verde “esmerald green” luminoso, intenso e duttile e “fatigue green” piu’ neutro, quasi a colorarne l’ombra.
Si accostano grazie al nero, tono neutro che fa da trait d’union come in un quadro astratto.
E per finire il look total white: tanti pezzi nel colore più brillante e silenzioso che esista, giocati uno sull’altro.

Il punto di partenza di questa collezione è il tuxedo, completo maschile formale per eccellenza.
La giacca si sdoppia, incorpora i revers e inverte il ruolo dei tessuti ( cady, duchesse e rete tech si mischiano con estro moderno). La fascia dei pantaloni diventa baschina e completa i look della collezione.

Trasformato e alleggerito, il glet è tagliato con un gioco di incastri e bretelle che lo rendono persino un abito da sera. La linea è grafica, precisa, affilata, capace di regalare un effetto glamour e pieno di sex appeal.

Il chinos, il classico pantalone in gabardine di cotone color kaki serve da spunto per comporre creazioni diametralmente opposte.
La gonna che ne imita la foggia, per poi dissacrarla con tagli netti e profondi.

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