LA NOVITA’ STA NEL PERSEGUIRE UN PROGETTO E NEL CERCARE LA COERENZA….Un’autentica visione nella continuità. Si tratta infatti del proseguimento di un discorso iniziato la scorsa stagione, nel quale si riconosce un orientamento chiaro. Una direzione di stile, il consolidamento di un progetto che si fonda su principi fondamentali: l’eleganza non può prescindere dalla libertà, dall’ironia e dalla buona fattura.
LA COLLEZIONE: intarsiata e preziosa, briosa e sofisticata, molto francese, è ispirata al deco, ne assume il senso della geometria, ma in un’interpretazione libera. Incursioni del tutto estranee, il motivo dei papaveri e una lontana eco di folklore greco, producono un effetto di ricchezza e di ordine indisciplinato. La suggestione anni 40 la si ritrova nella grande energia seduttiva e nello spirito disinvolto degli abbinamenti.
GLI ELEMENTI: i vestiti con le enormi tasche sono eleganti e funzionali, molto femminili nella parte alta. Le giacche sono prevalentemente corte, minute e piatte, le spalle strette a enfatizzare gli ampi volumi delle gonne a corolla o arricciate, lunghe dieci centimetri sotto al ginocchio. Hanno le tasche profilate e la vita segnata, oppure lasciata libera. Sono morbide le maglie seamless dalle diverse proporzioni, come le t-shirt a righe e i piccoli cardigan. I pantaloni prevedono diverse ampiezze e le camicie sono gigantesche. Incisivo e ormai un classico, lo spolverino maschile, stretto dalla cintura.
I COLORI: Molta tinta unita, con episodiche stampe decò sia floreale che geometrico e alcuni ricami. Tutto è pensato in nuances, nelle tonalità polverose del nero, del bianco, del grigio talpa, dell’ ocra acido, del blu, del mauve, dei gialli e del tortora. Gli interventi brillanti sono affidati agli accessori.
LE FORME: a tratti primarie, sempre grafiche e geometriche, contrastano con la complessità della texture che è mossa e frastagliata. I volumi generosi e quelli scarni, in un gioco di estremi, si alternano creando un vivace ritmo visivo e una silhouette inedita.
I MATERIALI: abbonda il cotone ma la differenza sta nei diversi pesi e nei trattamenti tecnici, per adattarsi a una quotidianità variabile. Lino. Seta. Chintz e lana.
LE SCARPE: sono immaginate nelle diverse altezze. Dalle ballerine piatte, ai tacchi alti e alle zeppe medie, tutte costruite a spicchi: i colori vanno dal verde acqua a quello bandiera, dal grigio al blu, dal viola al bordeaux passando per il rosso. E ancora: sono giallo ocra, e un marrone che si scolora nel bianco e nel grigio.
LE BORSE: sono ceste enormi, la versione macro di quelle provenzali, in pelle o in vera paglia, con papaveri ricamati in rafia.
I CAPPELLI: si alternano a grandi foulard. Sono molto femminili, in paglia, a pagoda e trattenuti sotto al mento da tessuto o, all’opposto, con visiera alla garçon