Durante Milano Moda Uomo, Santoni porta in scena le nuove linee al maschile per il prossimo autunno inverno 2013/14.
Ispirazioni che spaziano dagli anni 20 alla contemporaneità delle metropoli di oggi.
Il risultato è una collezione che unisce passione, tradizione ed elementi d’avanguardia, ispirata dall’amore per le cose belle.
Il formale, punto irrinunciabile dello spirito Santoni. Un grande classico, la doppia fibbia, modello signature Santoni, che trova in una palette di tendenza una sua interpretazione di grande classe.
D’ispirazione anni ‘20 i nuovi modelli worker, che rivisitano secondo forme essenziali e contemporanee l’eleganza borghese d’altri tempi.
Le proporzioni qui sono ridisegnate e perfettamente calibrate individuando un nuovo equilibrio della scarpa classica, così come la scelta dei colori che si dispiega attraverso toni sobri e sofisticati, dal grigio al marrone.
Un clin d’oeil alla montagna retrò con la Nuova Everest, ultima evoluzione dello scarponcino da montagna da sempre oggetto di culto della maison. Per questo modello è stata studiata un’inedita combinazione di materiali: il cuoio si accompagna a dettagli in tessuto tecnico imbottito, con un inserto in morbida pelle di cervo ton sur ton, ganci metallici a effetto gommato, bulloncini dorati e lacci in lana mélange.
Un concetto attuale della montagna, così stylish da rappresentare una scelta di stile anche per la città.
Un classico inatteso, capace di stupire e stregare, adatto ad un uomo moderno sofisticato e chic che non dimentica mai la classe dei dettagli.
Il Natale ha un lessico preciso, fatto di luci che si accendono prima del buio,…
Negli ultimi mesi il trucco ha iniziato a muoversi in una direzione molto chiara, meno…
Arrivare a pochi giorni da Natale con ancora uno o due regali da comprare non…
Il cappotto teddy ha attraversato più inverni di quanto siamo disposte ad ammettere, ma solo…
C’è un dettaglio che negli ultimi mesi torna a farsi notare nei look più riusciti.…
Dicembre mette sempre il guardaroba sotto pressione. Non perché manchino i vestiti, ma perché all’improvviso…