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Francesco Scognamiglio porta in scena una donna misteriosa

E’ una sfuggente, vagamente misteriosa ed iconica socialite britannica del nostro tempo, la protagonista della collezione Scognamiglio.

E’ una sfuggente, vagamente misteriosa ed iconica socialite britannica del nostro tempo, la protagonista della collezione Scognamiglio per la prossima stagione invernale.

Il mistero, il chiaroscuro ipnotico e fatale dello sguardo, un gioco di seduzione speculare ed arcana, trincerata dietro un’onda scomposta ma compatta di capelli biondi ormai quasi punk, la accumunano a una grande diva hollywoodiana dei ’40, la fulgida e stilizzata Veronica Lake. E’ una donna imprendibile, eterea e un po’ dannata, quella pensata da Francesco Scognamiglio, contraddittoria fino all’astrazione, dotata di un’allure sicura e peculiare, ma al contempo provocatoria e blasé.

Una belle dame sans merci dallo charme naturale, basico e sofisticato insieme.  Una contemporaneità vibrante, interiorizzata e dinamica, la sua, nutrita di siderali riflessi da starsystem d’antan e avvolta in una sensuale  nuvola di tuberosa. Per lei, un bouquet di sete evanescenti, di morbide lane pettinate, lapin e cavallino siglati da grafiche stampe animalier, le borse-feticcio e l’orecchino emblematico, tribale, a guisa d’artiglio d’aquila.

Gli outfits della collezione incarnano volumi ampi e definiti, geometrie importanti che incrociano patinate eleganze  forties con filtrate ed  asciutte citazioni ’80, rivelano un esprit couture mixato con una pulsante fragranza glam rock. Grandi colli di pelliccia impreziosiscono allungate giacche-robe de chambre e cappotti a scatola.

Volatili inserti di ruches e volants, un vero Leit-Motiv della poetica di Francesco Scognamiglio, su scolli e bluse, animano campiture e superfici molto nette, talvolta controllate come teoremi. La scala cromatica prescelta accosta un tono di bianco candido e abbagliante, il nero petrolio, un cipria antico, diafano e come consunto, componendo una palette perturbata da un solo  luminoso tocco di verde menta.

Ricami floreali pazientemente realizzati a filo di seta,  percorrono trame di tulle semi- trasparente negli abiti da sera superleggeri, che sembrano cuciti sul corpo. Robes de soir che  celano  un aristocratico segreto da boudoir rocaille: il malizioso lusso neo-settecentesco delle calze off-white brinate da freddi bagliori di cristalli.

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