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Milan Fashion Week: 1 giornata

Milan Fashion Week: 1 giornata.
Tra bikini e abiti succinti, sfila la primavera/estate 2010
di Simona Scacheri

Ripartite cariche di energia le sfilate milanesi che affrontano la prima giornata con ben 13 diversi stilisti ai nastri di partenza, pronti a presentare la loro primavera/estate 2010. Ai nomi che calcano le passerelle da anni, si aggiungono i giovani che, per la gioia di tutti, portano una ventata di ottimismo ed entusiasmo, vitali in periodi di recessione come questi.

Ad aprire la giornata è ancora una volta Elena Mirò con la sua donna “in forma” più che mai. Modelle di taglia abbondante presentano una donna lussuosa che sceglie accessori in pitone e pelliccia, una donna che non limita il suo look e ostenta tute intere, applicazioni in cristallo e abiti rosso fuoco. Elena Mirò sceglie il sociale e in passerella debutta la nuova icona “anti anoressia” Lizzie Miller, la modella dalle forme morbide e carnose apparsa senza veli sul numero di Glamour USA di settembre e divenuta subito idolo femminile per la sua naturalezza e vitalità. “Perché è bello vedere una donna in piena forma” commenta Geppi Cucciari presente allo show.
Diverso impegno sociale è affrontato da Miss Bikini, in questo caso a favore delle modelle di colore. Si vuole far ricadere l’attenzione sulla minima presenza delle ragazze nere nella moda e la causa è supportata in passerella dalle top model Carmen Kass e Bianca Balti che sfilano a sostegno delle loro colleghe e portano in passerella il continente nero più ancestrale: uno stile neo tribal chic confermato dai turbanti e dagli orecchini voluminosi.
Ancora costumi per Pin Up Star, che sfoggia due pin up contemporanee quali Belen Rodriguez e Laura Torrisi, ma vi accosta una sportiva di fama e tenacia quale Flavia Pennetta al suo debutto in passerella. La tennista esorcizza la tensione dicendo: “Ho un po’ di paura, non sono abituata ad indossare i tacchi”. Ma tutto è sfilato liscio e la collezione mette in luce bikini succinti per fisici scolpiti e tonici, come il suo.
Altra collezione in onore delle pin up è quella di Valeria Marini con Seduzioni Diamonds che omaggia Marylin Monroe, ma apre lo show in maniera insolita. In scena una performance “pulp”: un’attrice insanguinata solca la passerella tra lo stupore dei presenti. Si scoprirà poi che l’inizio scenografico è legato al cortometraggio/psycho thriller “Dolls” basato su fatti reali che la Marini accosta al suo defilé. Lusso e seduzione anche per Parah Noir, seta e raso i materiali scelti per la collezione mare che apre con l’attrice Baaria Margareth Madè.
Se da un lato sono riconfermati alcuni “classici” della prima giornata, non mancano i “nuovi” che si avvicinano alla passerella con decisione e talento. Primi fra tutti i giovani designer scelti dalla Camera Nazionale della Moda per “Incubatore della moda” che vede protagonisti: Cristina Maraldi, una collezione interamente giocata su tonalità chiare per una donna eterea che guarda più alla sostanza, A- Lab preferisce tonalità più terrene e si ispira ai boschi ricreando la fiaba in chiave moderna, Mauro Gasperi punta all’essenza dell’eleganza, ma anche un pantalone con un top diventa speciale. Cristiano gioca con i materiali e le applicazioni geometriche, mentre Paolo Errico mostra una personalità decisa per una donna che non vuole seguire la moda stagionale, ma è conscia del valore duraturo dell’alta sartoria. Quella che emerge da queste passerelle è una mano fresca, che mira a vestire giovani donne moderne attente al dettaglio, ma interessate a colpire, senza ostentare. Una moda da indossare tutti i giorni.
Se l’eleganza è alla base della moda italiana, le chiavi di lettura sono numerose a partire da quella di Lorenzo Riva che si ispira all’artista del decollage Mimmo Rotella, oppure quella di Luciano Soprani pratica, semplice ma ricercata, per finire con Alviero Martini 1° classe, capace di confermare di anno in anno il suo “viaggio nella raffinatezza”. Anche quest’anno Alviero Martini 1° classe sceglie di abbinare un comico alla sua sfilata e il palcoscenico è di Debora Villa (la bruttina di Camera Caffè per intenderci), capace di far ridere di gusto grazie alle sue battute “totalmente al femminile”. E ancora di femminilità si parla in passerella: abiti comodi, dai tagli pratici ma di grande impatto e fine eleganza. Abbondante l’utilizzo della seta che dona movimento e impalpabilità a tutte le mise serali, e non solo. Una splendida collezione, capace di confermare ancora un innato gusto sartoriale del brand e un forte amore per la donna e le sue esigenze, come dimostra la scelta della comica: un’esplosione di battute poco “politycally correct” nei confronti degli uomini, ma scusate… oggi è di scena la donna!

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