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Manuela Arcuri apre la sfilata di Luciano Soprani

Semplicità, praticità ed eleganza. Prosegue la rilettura della contemporaneità Soprani, della sua storica compostezza stylish, ricercata e discreta. Che incorona l’essenza del “day into evening” come nuova visione della Maison. La sensibilità è easywear, i capi sono coordinabili e interscambiabili tra loro, la silhouette affusolata è dinamica e confortevole. Con una qualità eccellente made in Italy. Come i must della visione che da sempre  identifica Luciano Soprani.
Linee fluide, scolli morbidi, spalle scese diventano la triade su cui si muove la figura, dai tratti cinematografici come una pellicola intimista. Una souplesse ricca di dettagli, con contrasti colorblock a due e tre nuance nello stesso capo, con applicazioni e ricami come gioielli antichi reworked e interni sofisticati. La palette esalta un concetto di moda preziosa e immediata, dai riflessi jewelry. Il perla si alterna al mastice, all’acqua marina, al noce. Il nero e il bianco si accendono di giallo pumpkin o di topazio nei rigati in paillettes. Il blu ton sur ton diventa quotidiano abbinato al caramel e all’avorio.
I tessuti sono leggerissimi, pennellati sulla pelle, come un abile gioco di luci. Raso, cotone, habutay di seta si sovrappongono e spesso doppiano per capi  rifiniti da nastri griffati. Il blazer e la sahariana scivolano sul corpo, si abbinano a pantaloni morbidi con pinces. Gli abiti semplici come T-shirt sono trattenuti in vita da cinturine nello stesso tessuto o bicolore come lo chemisier. E diventano leziosi con un volant sulla spalla. Effetto mistero con il trompe l’oeil nelle sovrapposizioni delle bluse in raso o dei giacchini in cotone. Da inquadrare con l’immancabile la proposta del trench alla caviglia o a 3/4  nella storica tradizione Soprani. Che rivive anche nel mix di gonna lunga  per il giorno abbinata alla camicia maschile. I materiali si confondono tra pelli leggere e sete stampate iguana ton sur ton per spolverini smanicati e abiti tubino dal total look animalier. Fino a geometriche fantasie nei finestrati esclusivi con sfumature a contrasto anche per il cocktail e la sera.
L’incedere della donna Soprani è appena accennato, naturalmente elegante con mocassini o sandali ultra flat alti alla caviglia anche in pelli metallizzate come le cinture intarsiate. Le borse comode da giorno, a sacca o a secchiello, riprendono le lavorazioni delle cinture. E per la sera pochette in macro paillettes bombate e chiusura in plexi.
In un crescendo di seduzione, con un’atmosfera da set che raggiunge l’apice nel finale con la storia interpretata da Manuela Arcuri. Special guest in passerella per raccontare una collezione costruita da un’alchimia di suggestioni e dettagli. Come un cult movie.

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