Mescolare influenze, concetti e culture diverse attraverso il filo conduttore della maglieria: questo il mood della collezione Les Copains Primavera-Estate 2010.
Il know-how dell’azienda permette di dare un carattere unico ai pezzi più esasperati di un guardaroba eclettico che contempla lo sportswear così come l’etnico o il classico.
Caftani in maglia extrafine traforata di impronta nomade, abiti e tailleurs in crochet a rete dall’aspetto ricco e voluminoso, ma caratterizzati da un’insospettabile leggerezza e fluidità: qui il filo, leggero e fragile come il tulle, diventa forte, morbido e avvolgente nei poncho cocoon, nei cappottini sartoriali e nei
blazer più disinvolti e ben costruiti.
Un carattere eclettico perché capace di rendere iper-glamour il più semplice dei pull, perché enfatizza con gioiosa sicurezza volumi ampi e stretti creando movimenti sinuosi che, pur coprendo il corpo, lo rendono infinitamente sensuale.
Le fibre sono morbide come il tricot: si perde il distacco tra maglia e tessuto.
Il trench in cotone crêpe rasato è disinvolto e ricco, così come quello in pelle-canvas impermeabile è morbido e avvolgente.
Giochi di ombre e volumi, pieni e vuoti, chiari e scuri: gli abiti sono in rete crochet con ampie gonne a pouf, oppure drappeggiati e plissettati in jersey crêpe o, addirittura, in una maglia rasata così sottile da sembrare chiffon.
I toni naturali, dal mastice al bianco sporco al beige, caldi e freddi, sono mescolati con l’ebano, fino ad arrivare al nero e ad un verde tra il salvia e il kaki.
Una palette soft e sofisticata per una collezione di forte impatto, poco classica ma molto elegante.
Infine tocchi luminosi accendono il lato esibizionista e altero della silouhette con applicazioni gioiello un po’ ovunque, nche sugli accessori, paillettes iridescenti e metalliche per canotte effetto see through.

Eleganza e comfort per l’uomo di Eleventy
Milano moda uomo: va in scena il prossimo autunno-inverno 2020/21 di Eleventy.
Una collezione confortevole e dai pesi leggeri, perfetta anche in smart wok.