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La moda futuristica di Kristofer Kongshaug è creatività e illusione

L’autunno inverno 2013 di Kristofer Kongshaug è scandito da colori scuri, tagli decisi, asimmetrici, quasi irreali, futuristici.

E’ una creatività sfrenata quella di Kristofer Kongshaug, stilista norvegese che per il prossimo inverno propone una collezione ispirata ad un disegno di Ken Adam, già set-designer per il celebre film “Il Dottor Stranamore” di Kubrick.

Lo stilista, che in passato ha lavorato per grandi nomi della moda come Givenchy, crea ormai da dieci anni a Parigi i suoi capi “visionari”.

Proprio qui, nel cuore del mondo della moda d’oltralpe, ha avuto modo di sperimentare e crescere grazie a sempre nuove e prestigiose collaborazioni, e della sperimentazione ha fatto il suo marchio, il suo punto di forza.

Kongshaug in questo suo ultimo lavoro ha voluto esplorare i temi della fantascienza, del futuro e dell’evoluzione.

Ricercando linee pulite e quasi geometriche mescola industrializzazione e forme animali alla struttura del corpo umano, immaginando una contaminazione tra elementi che conferiscono alle sue creazioni un’energia primitiva.

Gli abiti sono costruiti secondo architetture pulite e plastiche, con una tridimensionalità che ricorda quella di immaginarie armature futuristiche.

Il particolare risultato è raggiunto grazie al moulage, tecnica di creazione che permette di drappeggiare i tessuti direttamente sul manichino, sfruttandone una corporeità che il cartamodello bidimensionale non consente con la stessa immediata forza.

Lussuosa la scelta dei materiali, in gran parte provenienti dall’Italia e rivisitati in una chiave moderna che sovverte le leggi del gusto classico.

Lo stilista reinventa il concetto di lusso reglandogli  un significato emozionale, forte, coraggiosamente anticonformista.

Gli stessi materiali, dopo le sue audaci manipolazioni, si trasformano completamente.

In ogni abito si intravede la maestria della scelta di tagli, forme e proporzioni innovative, che della tradizione conservano solamente un sapiente uso della tecnica.

Tutta la collezione evidenzia la volontà di riportare l’alta moda al suo ruolo di creazione. Kongshaug è un visionario, e propone questa sua visione paradossale e onirica del mondo mettendo la sua firma su pezzi unici, che dimenticano i precedenti per crearne di nuovi.

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