PIRELLI PZERO ESPERIMENTO TRA MARKETING E DESIGN DIVENTATO UN CULT
A fine Ottocento erano impermeabili in caucciù. Oggi l’abbigliamento della griffe di pneumatici ha un’anima sperimentale. Dall’appeal fashion&sexy. In comune, nell’arco di 127 anni, l’impronta di una gomma dallo spirito hi-tech.
Un progetto trasversale dallo spirito hi-tech. Costruito tra marketing e moda. Con radici forti ancorate nell’industrial design. E soprattutto con una storia antica, iniziata nel 1877 alle porte di Milano. A 125 anni dal primo esperimento, è nel 2002 che rinasce l’abbigliamento firmato Pirelli. Viene infatti lanciato un progetto con un’anima sperimentale ed high-tech e con un nuovo marchio, ove la lunga P diventa una P dalle proporzioni arodinamiche decorata da un piccolo zero: il progetto PZERO. Ieri erano impermeabili, soprabiti, cappotti impermeabilizzati e realizzati in un allora sconosciuto caucciù. Oggi il progetto voluto da Marco Tronchetti Provera ha un’anima nuova, sperimentale, ad alta tecnologia. “Da una ricerca di marketing era emerso che il marchio PIRELLI era glamour, sexy e fashion. E questo appeal era stato dato al brand proprio dal calendario, il mitico THE CAL. Per questo motivo abbiamo deciso di dare il via a un progetto di industrial design, che ha fatto da apripista per una serie di avventure molto simili”, spiega Antonio Gallo, responsabile di PIRELLI PZERO. L’avventura del gruppo milanese è partita in punta di piedi. Soltanto due oggetti destinati a diventare cult: una scarpa da vela, PIRELLI PZERO ACQUA. E una giacca dalle performance futuriste, PIRELLI PZEROARIA. “Il debutto è stato affidato a una coppia di oggetti che potesse rappresentare il nostro mondo e che allo stesso tempo fosse capace di mostrare un carattere forte, indipendente, corredato da un alto standard qualitativo. Anche per questo sono stati necessari due anni di gestazione, per poter trovare il design più giusto e i partner migliori, specializzati nei rispettivi settori di prodotto”. Oggi i numeri del progetto sono diversi. La collezione è diventata un total look. Con tanti numeri. Sette sono i designer che compongono l’ufficio stile del marchio. Uno è il libro fotografico dedicato al progetto, con scatti di Marco Anelli, Alberto Giuliani, Lorenzo Castore. Quattro sono i partner che affiancano Pirelli come licenziatari (Incom per l’abbigliamento, Morellato&Sector per gli orologi, De Rigo Vision per gli occhiali e Tecnorib per i gommoni).
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