Scarpe: le donne dalla caviglia in giù. I segreti di una passione tutta la femminile…
Le scarpe sono una vera mania per tutte noi. Ormai vengono esibite nelle librerie, usate come soprammobile, indossate con vanto in ogni ora della giornata.
Molto più che semplici accessori o strumento di seduzione, sono sempre state una specie di oggetto-feticcio, un simbolo stesso di femminilità. Ora un libro ripercorre la storia della calzatura del Ventunesimo secolo, la sua evoluzione come specchio dei tempi e della società, e ricorda le figure dei grandi artisti della scarpa.
Molte celebrità hanno legato il loro nome ad alcuni modelli di calzatura: Marilyn Monroe e i suoi sensuali tacchi a spillo, Audrey Hepburn è le ballerine ai piedi.
Jane Fonda alle scarpe da ginnastica, Gwen Stefani e i modelli firmati Doc Martens.
E come dimenticare che Carrie Bradshaw di Sex and the city ha praticamente convinto una generazione di donne che possedere un paio di meravigliosi – e costosissimi – tacchi a spillo, sia una delle cose più appaganti della vita?
Ma le scarpe sono anche elemento chiave di molte fiabe: oltre a Cenerentola, che deve il suo riscatto alla sua celebre scarpetta di cristallo, ci sono il Gatto con gli Stivali e le ”scarpette rosso rubino” che Dorothy nel ”meraviglioso mondo di Oz”, batteva per andare dove voleva.
Tutto questo è oggetto di un libro scritto da Rachelle Bergstein ed edito da Mondadori “Le donne dalla caviglia in giù – Storia delle scarpe e delle donne che le hanno indossate”.
L’autrice, laureata in letteratura inglese al Vassar College e consulente di un’agenzia letteraria e soprattutto profondamente innamorata delle scarpe. sulla spinta della sua personale passione ha ripercorso la storia della calzatura dell’ultimo secolo, analizzando il rapporto tra i mutamenti sociali, cinema e quotidianità, ed evoluzione della calzatura e dei suoi stili, oggi numerosissimi.
Come afferma la stessa scrittrice: “Oggi la signora dovrà solo capire se è dell’umore giusto per una classica decolleté col tacco a spillo o per un’elegante sandalo con i lacci, per plateau vertiginosi, o tranquille ballerine, per un paio di comode Oxford, scarponcini, stivali al ginocchio, stivaletti col tacco alto, zeppe, Mary Jane, scarpe da ginnastica in tela o sofisticati modelli da fitness…”.
Di Raffaella Ponzo
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