Mongolia, Cina, Tibet. Sono i confini culturali ai quali si ispira la donna Brioni, nuovi riferimenti geografici che definiscono le costruzioni geometriche della collezione autunno inverno 2010-11, dando vita a capi che abbandonano rigidità e sovrastrutture e diventano parte integrante del corpo femminile.
Gli abiti sono corti, esaltano le gambe e danno nuova vita al collo con tagli che ricordano grandi ventagli. Particolare e unico l’abito cappa con la manica che ci riporta al volo degli aquiloni e che si fa fluido nelle linee, drappeggiandosi su un fianco. Lunghezze corte anche per i pantaloni che ripescano dal guardaroba di lui lo stile knickerbocker, ma lo reinterpretano con quell’eleganza femminile e quotidiana che tanto piace alla donna Brioni.
Pantalone corto anche per la sera, abbinato o alla camicia e giacca, tutti e tre proposti nello stesso tessuto oro che ricorda i disegni della cravatteria maschile oppure in total black con il top in organza realizzato con ventagli di tessuto che creano un effetto di maxi-volume.
I sandali sfilano anche nell’inverno, tacco e platform sono in corno e si indossano con calze in tinta con l’abito, da portare insieme a corti calzerotti in cachemire.






I commenti sono chiusi.