Contorni spigolosi, appuntiti di modelli che generano da accostamenti accumulazioni, rotazioni di forme geometriche, squadrate, primarie.
Definendo il carattere neo-ethno di questa collezione.
L’eleganza naturale, disinvolta e dinamica di ampi cappotti con collo di coste a rilievo, giacconi con grandi cappucci, lunghi gilet o gonne a portafoglio da trattenere, disegnare e drappeggiare con l’ausilio di spille piercing.
Emblemi di sensuale femminilità come autoreggenti con riga posteriore a contrasto, oppure reggiseni e corsetti, che aderiscono alla pelle come dei tatuaggi rituali.
Per definire i tratti di una donna fiera come un guerriero Masai.
Con un approccio alla moda libera e naturale e una formazione multiculturale. Che indossa con nonchalance sontuosi artigianali saggi di maglieria, avvolgendo e ripiegando sul corpo esclusivi patchwork di pattern floreali e fantasie geometriche. E ama decorare collo, polsi e caviglie con strati di tintinnanti anelli metallici.
Una donna che vive nelle grandi città e conosce il mondo, che sa coniugare riferimenti al primitivismo e all’arte del 20th secolo, umori d’Africa e di Scozia, motivi folk e umori punk, che si diverte a riscoprire e a evocare immaginari di cappe tribali, esotici sarong, tradizionali poncho e kilt.
Privilegiando accessori coordinati in maglia, dai collari zippati agli stivaletti socks alle borse patchwork con finiture in preziosi pellami e i nuovi occhiali dai tagli geometrici con montature in resina colorata e
lenti specchianti.