Un omaggio al design, alla sua inesauribile capacità di tradurre idee, esprimere emozioni e raccontare storie.
A Spazio Pontaccio, da sette anni, è dato il privilegio di proporre in esclusiva il meglio del design italiano ed internazionale. E non solo. Soprattutto l’intuito di saper anticipare e stabilire nuove tendenze in fatto di arredamento.
E’ questo il caso delle nuove creazioni in specchio che Jasper Morrison ha ideato per Glas Italia e che Spazio Pontaccio presenta in anteprima: “Mirror Mirror” definisce una nuova collezione di tavoli, consolle, mensole e specchi realizzata incollando a 45° lastre di specchio stratificato bifacciale.
Sintesi di trasparenza anche “I-Beam” di Jean-Marie Massaud per Glas Italia. Un’inedita collezione di tavoli bassi-panche e una chaise longue realizzata incollando tre lastre di cristallo fumé a ricordare la sagoma delle tipiche putrelle. La chaise longue ha un’elegante seduta in cristallo curvato sostenuta da un elemento verticale sagomato.
Grandiosa dimostrazione del savoir faire di Glas Italia nella lavorazione del cristallo la serie di cassettiere “Float” ed il tavolo “Edge” di Patrick Norguet interamente realizzati in cristallo rasparente extralight.
Accanto ad oggetti simbolo d’innovazione, Spazio Pontaccio presenta le creazioni di personalità talentuose come Philippe Nigro che firma per Ligne Roset “T.U.” (Tavolo Universale), frutto di una precisa riflessione ambientale, che consente all’utente di riutilizzare piani o basi di cui sia già in possesso. “T.U.”, infatti, è una collezione di gambe a staffa in metallo laccato che possiede tutte le regolazioni necessarie a supportare qualsiasi tipo di piano pre esistente. Dopo il successo delle sedute Confluences, il giovane creativo Nigro ribadisce il ruolo che il design secondo lui deve avere: innovazione, qualità, estetica ma anche funzionalità e praticità. Dell’azienda francese Spazio Pontaccio sceglie anche il divano “Harry” di Eric Jourdan: omaggio allo stile britannico in cui convivono armonicamente la modernità più spumeggiante e la tradizione più rassicurante. Le sedute “Harry” possono infatti sembrare contemporanee o classiche a seconda di come le si guarda, del loro rivestimento e della base che si sceglie tra le varianti disponibili.
“Design, don’t hide!”, un invito a continuare a disegnare…





