MAPPING CONTEMPORARY VENICE: dalla città di oggi a quella dei futuri possibili.
Venezia contemporanea mappata e ri-progettata su taccuini Moleskine, questo il tema della singolare mostra Mapping Contemporary Venice – dalla città di oggi a quella dei futuri possibili, promossa dalla Venice International University e da Moleskine, curata da Raffaella Guidobono, che verrà inaugurata il prossimo 25 agosto presso la Venice International University – VIU, sull’Isola di San Servolo, quale evento collaterale della 12. Mostra Internazionale di Architettura.
Spinti dall’esigenza di elaborare un racconto visionario della città, gli architetti e gli espositori invitati delineano un passaggio concettuale verso i possibili futuri di questo territorio, incoraggiando un confronto tra sviluppo economico e innovazione sostenibile.
Questo il tema della mostra affrontato con due diverse prospettive: la prima è quella di Detour, progetto itinerante che presenta taccuini Moleskine d’autore che vengono donati dai loro creatori alla fondazione non profit lettera27 e che affronta per la prima volta – con un’edizione speciale – Venezia, dopo aver toccato New York, Londra, Parigi, Berlino, Istanbul e Tokyo; la seconda è data da myDetour, i cui protagonisti sono 20 studenti della VIU, di accademie e università internazionali e di Venezia.
Nelle creazioni degli autori di questa edizione di Detour, Venezia si apre a nuovi spunti e opportunità sconosciute per trasformare la sua geografia. Un luogo “mutante” pronto a mollare gli ormeggi, lasciandosi condurre dall’estro degli autori coinvolti. Italia, Brasile, Francia, Germania, Spagna, Messico, Belgio, Stati Uniti, Ungheria e Burkina Faso sono i Paesi di provenienza degli studi di Architettura che presentano le loro opere alla VIU a partire dal 26 agosto. Depositata nei taccuini Moleskine, l’idea visionaria di “Acqua Alta nel 2060” degli olandesi JDS Architects dialoga con la favola di mongolfiere di FGMF Arquitetos.
Alterstudio Partners svela risorse autoctone, la provocazione di Franco La Cecla convive con i disegni di Giancarlo Carnevale, 5+1AA replica alle sperimentazioni di ArandaLasch. Rojkind Arquitectos e studio ASA/Flavio Albanese regalano prospettive lungimiranti. Oltre le riflessioni ponderate di Francis D. Kéré e Yona Friedman con schizzi di “Altane Pubbliche” appare la palafitta moderna di Giuseppe AmatoQanat.
Gli autori della mostra affiancano al taccuino una concreta visione del disegno preparatorio, con maquette, foto e video. I taccuini sono presentati all’interno di teche trasparenti aperte.
Indossando speciali guanti di cotone il pubblico potrà sfogliarne le pagine, per stabilire una connessione diretta con il progetto creativo ideato da ogni singolo artista e seguirne lo sviluppo pagina per pagina.
Partecipanti Detour
5+1AA, Alterstudio Partners, Giuseppe AmatoQanat, ASA/Flavio Albanese, ArandaLasch, Giancarlo Carnevale, FGMF Arquitetos, Yona Friedman, Andrés Jacque, JDS Architects, Francis Diébédo Kéré, Franco La Cecla, Rojkind Arquitectos.
Partecipanti MyDetour
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA – Nicolò Degiorgis.
FONDAZIONE BUZIOL – Arianna Verber, Marco Scapin.
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