A Milano Moda Donna, Miuccia Prada scava nel passato per raccontare i tempi moderni come meglio sa fare: attraverso una collezione di moda. Un passato che nonostante l’uso di tessuti come il broccato, non evoca sentimenti di decadenza, ma si ancora fortemente al presente, richiamando i trend più moderni del patchwork, il mood degli anni ’70, gli orli con il taglio vivo; tessuti preziosi usati quasi come fossero ritagli e accostati a stoffe modeste come la garza o il cotone.
Tutto suggerisce l’idea di un confronto tra ‘il ricco e il povero, il prezioso e il modesto’ per citare le parole della stessa Miuccia Prada.
La sfilata di Prada alla Milano Fashion Week parla di una donna dai contorni sfumati, ma rigorosa (come i tagli severi di gonne e abiti) eppure ribelle nell’animo. Abiti che potevano essere stati ricchi un una vita passata ora sono diventati dei meravigliosi frammenti grazie ai broccati sfilacciati e a quel senso di ‘incompiuto’ che lasciano dentro. Il contrasto tra ricco e povero non proviene solo dagli accostamenti insoliti di broccati d’oro e garze, ma anche da rifiniture che possono essere in pietre preziose o semplicemente affidate a grosse cuciture a contrasto.
A fare da contorno allo show ci sono dune di sabbia color lilla. I colori della collezione Prada sono il marrone, il nero mescolati a spruzzi di verde salvia, arancione e gialli lime, per una bellezza fatta di conflitti tanto amata da Prada e che ancora una volta ha lasciato il segno.
Alcuni segni zodiacali faticano enormemente a rimanere lontani, perché tra di loro spesso si viene…
Siete finiti in una friendzone e volete trasformare la vostra amicizia in amore? Ecco le…
Quest'estate lo spuntino più "cool" non sarà il classico cono gelato. Sta spopolando una merenda…
Ancora problemi con l'assegno unico infatti a tante famiglie sta venendo azzerato: ecco perché e…
Fan di Perla Vatiero in rivolta, la vincitrice del Grande Fratello è finita sotto accusa…
Ferragamo ha svelato la campagna Pre-Fall 2024: un'immersione nell'estetica in costante evoluzione del direttore creativo…