L’energia grafica di Moschino

Moschino: Righe, pois, quadretti Vichy, fiori tridimensionali, stampe, coccarde, colori alternati, il bianco, il blu, il rosso, il nero, il giallo.

Righe, pois, quadretti Vichy, fiori tridimensionali, stampe, coccarde, colori alternati, il bianco, il blu, il rosso, il nero, il giallo. Un’energia grafica investe la Collezione Primavera/Estate 2011 di Moschino. Che, nel rispetto della tradizione e della storia della Moda, si vuole dividere in due: una Collezione per la Primavera e una Collezione per l’Estate (“perché è importante anche che tornino le stagioni, signora mia”, direbbe Alberto Arbasino). Riunendosi, infine, in un’unica visione colorata ed effervescente, graficamente netta e visualmente esaltante.

Un viaggio grafico che parte all’interno del DNA Moschino e sconfina nel più puro trasformismo dell’idea del Surrealismo fantasioso: il metro da sartoria (in seta) diventa passamaneria, le forbici che chiudono le giacche come preziosi alamari si trasformano in Gigli di Firenze, i ditali assumono le forme e le misure delle borchie, la pochette di una giacca doppiopetto di taglio maschile è formata da una piccola barca di stoffa applicata, gli anelli a vela sono elementi decorativi.

Invenzioni di forme nuove che si poggiano su una silhouette che stringe il busto e si allarga sui fianchi quando forma abiti a bustier senza spalline o quando disegna una gonna ampia con fiori applicati, o si allunga mentre reimposta i pantaloni asciutti di taglio maschile con le pinces e il risvolto, o assume forme trasformiste quando ridisegna, con un gioco di coulisse, un camicione oversize di seta in Vichy bianco e nero.

Giochi, invenzioni, nuove visioni che non tralasciano gli elementi classici del guardaroba femminile: la giacca vis-à-vis che trasforma il tweed in un intreccio di fettucce di seta, il giubbotto “chiodo” con le borchie di ditali dorati, i pantaloni “5 tasche” allargati in un nuovo taglio in lino e viscosa, la giacca doppiopetto che si arricchisce delle catene dorate sulle maniche, la gonna a ruota che usa le coccarde per colorarsi di fiori di stoffa.

Accessori e gioielli accompagnano gli abiti in questo sfoggio di energia grafica e colorata, fresca ed esaltante. Gli orecchini a “Giglio di Firenze” si accostano ai bracciali a pois bianchi sul blu o a righe rosse sul bianco, cinture come catene dorate con nappe alle estremità, scarpe e sandali costruiti con la seta della cravatteria, borse che usano il tessuto cravatteria per definire una forma rigida ricoperta di PVC o intrecciano il metro da sartoria per mimare il matelassé.

Una Primavera/Estate 2011 immersa in un gioco energico che continua a raccontare una storia che volontariamente si rinnova e la impagina in una nuova visione grafica.

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