“Errance”.
Tra i trenta artisti che firmano il loro senso dell’errare, anche il fotografo Piero Biasion, che per questo evento ha creato un’opera fatta di due immagini sovrapposte.
Una e’ piu grande e colorata e fa da sfondo, l’altra e’ opaca e copre buona parte della sottostante. Sembrerebbero contrapposte, sia per dimensione che per colore. In realta’ la sovrapposizione e’ una riflessione sull’atto del fotografare.
Un unico gesto che presuppone pero’ “fatti” differenti. Biasion viene dalla moda, e’ abituato a fermare un istante cogliendone l’essenza. In questo lavoro, il suo occhio e’ quasi concettuale e pone l’attenzione su due stati importanti della fotografia: un pezzetto di mondo ritagliato che esclude tutto il resto, pur facendone parte. Un distacco dalla realta’ solo per il tempo della foto. Un distacco necessario nell’errare.
Galerie Popy Arvani
7 Rue JP Timbaud
75011 Parigi
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Piero Biasion, veneto di origine e genovese di adozione, dopo il Liceo Artistico e l’Accademia delle Belle Arti entra nel mondo della fotografia lavorando con artisti, gallerie d’arte, sovrintendenze e restauratori, case editrici.
Una tecnica di sua invenzione, che con i materiali moderni ricrea contrasti, densità e toni delle carte da stampa fotografica dei primi del Novecento, attrae su di lui l’attenzione di personaggi di spicco come Florence Henri: la fotografa americana, nota anche per la collaborazione al Bauhaus, gli commissiona le tirature delle sue immagini, stampe esposte in varie mostre e poi entrate nelle collezioni dei principali musei del mondo.
Pubblica i suoi lavori sulle più prestigiose riviste del mondo: Vogue Paris, Vogue Russia, Vogue Spagna, Harper’s Bazaar Australia, Giappone, Corea, Usa, GQ Germania, Sudafrica, Spagna; in Italia Vogue, Amica, Glamour.
Collabora con i più grandi stilisti: Giorgio Armani, Dolce & Gabbana, Christian Dior, Salvatore Ferragamo, Gianfranco Ferré, Lanvin, Morlotti, Moschino, Versace.
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