I colori della prossima stagione vanno dalle sfumature dei grigi, dei blue e dei brown, alternati da tonalità melange e naturali.
Il cappotto che diventa più informale, pur a doppiopetto, se sfoderato in tessuti doppi con stampe di micro fantasie (corda rotta, check, galles) o tinte unite a contrasto; mentre la linea classica si rinnova con revers più contenuti e bottoni in corno.
Si amplia di nuove proposte la collezione Why Not dove ogni capo viene trattato con interventi manuali – come l’applicazione a spruzzo del colore o la sfilatura della trama del tessuto – per diventare un pezzo unico mai uguale all’altro.
E sono i tessuti dell’inizio del XX secolo – dall’archivio di vecchi lanifici inglesi ed italiani – l’anima della nuova collezione che, riprodotti con processi moderni, acquistano leggerezza ed una mano più morbida, come le flanelle cardate unite o a fantasia che interpretano le nuove giacche arricchite da bottoni in ottone anticato.
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