La sfilata di Giorgio Armani è un inno alla leggerezza: fluidità , silhouette morbide e nuovi volumi.
“Essenzialità preziosa” a partire dai tessuti, frutto di una ricerca capillare che porta nella collezione superfici svuotate e seriche alternate a lane con design check dal classico mood inglese, ma attualizzate da lavorazioni che rendono la superficie screziata e décontracté
.
Lo stilista si rifà ad una celebre frase di Immanuel Kant “Datemi della materia e con essa creerò un mondo”.
In questa collezione Giorgio Armani pone al centro l’individualità e la creazione di uno stile deciso, anticonformista all’inverso, ovvero dannatamente chic ma senza esagerare.
Una moda d’autore che si racconta in uno spirito libero che respinge le stravaganze dettate dalle esigenze mediatiche.
Coerenza e cambiamento sono i cardini da cui nasce la collezione, pervasa da un senso di serentià, da un’eleganza rilassata e silenziosa che dà vita a una silhouette soft, quasi liquida.
In netto contrasto con l’esibizione aggressiva, Giorgio Armani riscopre un lusso fatto di precisione della fattura e da ungusto cosmopolita e disinibito.
“Questa è la leggerezza maschile, non serve esagerare, basta l’essenziale ma ben scelto e abbinato”.
Il risultato? Un mèlange sofisticato di segni, trame e texture che prende vita grazie a una palette cromatica inedita e vibrante.
I colori sono delicati come il color carne, azzurri, grigi e glicine, intervallati ritmicamente dal blu inchiostro.
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