Dolce&Gabbana ha aperto le porte della sua sede di via Broggi per l’evento Open House – Piuarch@Dolce&Gabbana al pubblico del fuorisalone.
Un edificio, una mostra, un libro disegnano il ritratto in tre dimensioni dello studio di architettura Piuarch, in un percorso-racconto a cura di Luca Molinari e Simona Galateo, presentando i progetti realizzati sia per Dolce&Gabbana sia per altri committenti italiani e internazionali.
Una location dove un prisma interamente vetrato, quasi immateriale assume
Il progetto è dello studio Piuarch, fondato da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario nel 1996 a Milano.
Con Open House – Piuarch@Dolce&Gabbana, l’edificio nella zona di Porta Venezia ha aperto per la prima volta al pubblico del fuorisalone con il ritratto di uno degli studi italiani più all’avanguardia.
Capace di produrre spazi assoluti, composti sull’aria e sulla luce, lo stile dei Piuarch si rifl ette nella forma essenziale, nei pannelli verticali che caratterizzano la facciata, nelle grandi scale, nell’illuminazione ritmata degli spazi di via Broggi. Qui i modelli, i disegni e le immagini dei lavori dello studio sono presentati mantenendo intatto il contesto di Showroom cui è adibito l’edificio.
In mostra i progetti dedicati a Dolce&Gabbana – ovvero gli Headquarters di via Goldoni, lo spazio polifunzionale Metropol e la Factory di Incisa Val D’Arno – si alternano ad altri importanti progetti sviluppati e realizzati dal 1996 ad oggi: dal nuovo business centre Quattro Corti a San Pietroburgo, che rappresenta il ritorno dell’architettura italiana dopo duecento anni nella città fondata da Pietro il Grande, si continua, per citarne alcuni, con l’ampliamento del Teatro i nel quartiere Darsena, con gli headquarters Bentini a Faenza conclusi nel 2010, fi no all’edifi cio per uffi ci e showroom nella nuova area di Porta Nuova, ora in costruzione a Milano.
E ancora, le residenze Village a Segrate, il nuovo polo congressuale di Riva del Garda, vincitore di un concorso internazionale nel 2007, e molti altri. Il racconto è accompagnato, quasi sottotitolato, dalle pagine del libro PIUARCH. Works and Projects edito da Skira, che completa e approfondisce il ritratto del lavoro dello studio fondato da Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario.
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