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Se ci fa arrabbiare tanto…è solo perchè è una persona importante per noi

Amore e odio sono sentimenti che spesso esistono all'unisono all’interno di un rapporto ...che sia amore, amicizia oppure fiducia. Ecco le strategie per calmare la mente.

Amore e odio sono sentimenti che spesso esistono all’unisono all’interno di un rapporto e in questo caso parliamo di rapporti importanti. Infatti, se un estraneo può farci irritare con un suo comportamento arrogante e sconsiderato, sono le persone a cui vogliamo bene quelle che ci fanno arrabbiare di più, in grado di tirare fuori il peggio di noi che mai emergerebbe in altri rapporti.
E se la rabbia scoppia, quando ci rapportiamo a questa persona, che sia nostra madre, nostro fratello, sorella, il partner, è perché gli abbiamo concesso il permesso di farlo, perché ciò che realmente sentiamo nel profondo quando qualcuno ci fa arrabbiare è “ciò che tu pensi di me, è più importante di ciò che io penso di me”. Perché tendo al tuo consenso e perché nell’inconscio, mi sento dominato dai tuoi giudizi.
Ma se arrabbiarsi fa bene, perché ci metti di fronte ai nostri limiti, anche calmarci e fare pace è importante. Allora vediamo come:

Facciamo una passeggiata: Allontanarsi dalla situazione ti aiuta a tranquillizzarti e a pensare in maniera più razionale. Meglio ancora, esci e concentrati sulla natura. Fare una passeggiata ti aiuterà a eliminare l’energia negativa accumulata e ti aiuta a distrarti dal problema. Se sei nel bel mezzo di una discussione accesa, non c’è nulla di male nel dire “Vado a fare un giro”.

Parliamo con un amico: Per rendere possibile un approccio disteso alla discussione con la persona che ci ha fatto arrabbiare, può essere utile scaricare preventivamente le proprie tensioni, telefonando ad esempio ad un amico per raccontargli l’accaduto. Questo serve a far passare il primo moto di collera, quello più aggressivo, senza contare che una terza persona potrebbe suggerirci un modo diverso di guardare le cose.

Rilassiamoci: Abbassate le luci, spegnete la televisione, ricercate le condizioni di massima tranquillità.
Coricatevi a terra supini, con le mani lungo i fianchi, gli occhi chiusi. Abbandonatevi lasciando che il corpo trovi spontaneamente la posizione di minima tensione. Non contraete i muscoli lasciate che sia la gravità a guidare i vostri movimenti. Le articolazioni dovranno sciogliersi e muoversi dolcemente come fossero guidate dal vento. Eseguite dei respiri profondi, concentrandovi sul vostro addome, cercate di gonfiarlo come un palloncino durante ogni inspirazione per poi svuotarlo lentamente durante l’espirazione.

Autostima: Anche in questo contesto l’autostima è basilare. E’ solo rimanendo coscienti di quello che si è e di quello che si è in grado di fare che si riesce a non perdere il controllo rispetto a situazioni nelle quali non ci troviamo a nostro agio. Rimanere con i piedi per terra e coscienti di sè aiuta a capire quando è il caso di prendersela e come calibrare le proprie reazioni. In ogni contesto.

Perdona: Poi perdona l’altro o la situazione stessa. Sempre davanti allo specchio ripeti: “Io ti perdono…, non approvo il tuo comportamento, ma so che hai fatto quanto eri in grado di fare con i mezzi che hai e con le conoscenze che hai. Scelgo di abbandonare il rancore nei tuoi confronti e libero te e me.” Ripetilo o scrivilo fino a che non ne sei convinto. Il perdono è un atto liberatorio, il cui effetto. benefico si riflette su di noi.

Di Raffaella Ponzo

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