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Acqua degli Dei, due profumi che nascono dal mito e dalle leggende Calabresi

La Calabria, un lembo di terra dal fascino magnetico in cui la natura primeggia e toglie il fiato, seduce con il suo profumo “Acqua degli Dei”.

La Calabria, un lembo di terra dal fascino magnetico in cui la natura primeggia e toglie il fiato, seduce con il suo profumo i turisti che raggiungono Tropea e Capo Vaticano.
Rocce granitiche, sabbia bianchissima, un mare verde-blu dalle sfumature cangianti, profumi selvatici e un paesaggio ellenico, la Costa degli Dei, in Calabria è una terra ricca di bellezze naturali, culturali e di affascinanti leggende che sono state racchiuse nelle essenze “Acqua degli Dei”.

Sono due giovani calabresi DOC a catturarne  l’inconfondibile e selvatico profumo della macchia mediterranea, delle alghe marine, del lentisco, dei fiori e degli agrumi maturi che si unisce al ritmo dell’onda sulla battigia che misura una silente calma.

Un profumo che si racconta attraverso la rappresentazione teatrale dell’attrice Adela che, accompagnata dalle sue ancelle, ha vestito i panni della profetessa Manto rivolgendo un messaggio a tutti i “naviganti di oggi”.

“Acqua degli Dei” racchiude tra le sue note l’antica leggenda della sibilla Manto che offriva responsi ai naviganti che attraversavano il mare in cerca di una rotta e di buoni auspici. Il mito vuole che anche Ulisse si fosse rivolto a Manto in occasione dell’epico passaggio tra Scilla e Cariddi.

E’ possibile scegliere tra blu e oro.

BLU
Leggero, fresco e intenso, racchiude l’indomabile fascino del mare e la misteriosa leggerezza del vento della Costa degli Dei. Le note marine si fondono con accordi agrumati tipici di Calabria, legni e note selvatiche di macchia mediterranea per far vivere sulla pelle le esperienze autentiche di una terra forte, aspra e ricca di affascinanti leggende.

ORO
Un risveglio olfattivo nobile. Un accordo avvolgente e inebriante che esprime la forza del sole, del calore della gente e la passione degli eroi che toccarono la Costa degli Dei.
L’aroma mielato e conturbante della tuberosa, che svela il proprio inebriante profumo solo al tramonto quando il sole sparisce inghiottito dal cratere dello Stromboli, si unisce alla leggerezza di note agrumate di Calabria e all’autenticità della vegetazione affacciata sul mare.

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