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Fave: umili e ricchissimi, un cibo da Re!

Le fave abbassano il colesterolo, fanno perdere peso, rinforzano le funzioni del cervello, sono utili in gravidanza. Più che da contadini, sono un cibo da Re!

Le fave sono legumi di colore verde chiaro prodotte dalla Vicia Faba, una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose originaria dei paesi asiatici. Sono grandi semi schiacciati che crescono durante il periodo primaverile all’interno di baccelli dalla lunghezza media di circa 20 cm. Diverse sono le varietà e si differenziano dal colore del seme: verde, viola o rossastro.

BENEFICI DELLE FAVE

Abbassano il colesterolo e il glucosio ematico: la presenza di fibre diminuisce l’assorbimento del colesterolo, prevenendo la formazione delle placche aterosclerotiche e l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Le fibre aiutano anche a mantenere i livelli di glicemia costanti.
Fanno perdere peso: secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Clinical Nutrition seguire una dieta che preveda il corretto apporto di proteine e fibre vegetali rende più semplice il dimagrimento e aiuta a stimolare il senso di sazietà.
Aiutano a combattere gli effetti del morbo di Parkinson: nelle fave è presente un amminoacido, L-dopa, che è in grado di alzare la concentrazione di dopamina nel cervello, una sostanza presente in alcuni farmaci utilizzati per la cura di questa malattia.
Hanno funzioni diuretiche e depurative: la presenza di potassio permette di contrastare la ritenzione idrica, favorendo la diuresi mentre la presenza di fibre alimentari aiuta a regolarizzare l’intestino.
Sono utili in gravidanza: sono un’importante fonte vegetale di acido folico, fondamentale per il metabolismo e per la crescita e lo sviluppo del sistema nevoso.

DA COSA SONO COMPOSTE LE FAVE?

Le fave sono composte per l’80% da acqua, per il 5,4% da proteine, per il 5,1% da fibre e per il 4,2% da carboidrati e contengono sali minerali come il calcio, fosforo, sodio, potassio, ferro e zinco. Inoltre, hanno un’elevata concentrazione di folati, vitamine B1, B2, B3, B6 e C.

FONTE DI AMMINOACIDI ESSENZIALI

Le fave sono un’ottima fonte di alcuni aminoacidi essenziali, come la lisina e il triptofano. Associate ai cereali, che contengono la metionina, un amminoacido scarso nei legumi, possono fornire un apporto di aminoacidi essenziali il cui valore biologico è paragonabile a quello delle proteine animali. Di conseguenza, l’Accademia Alimentare Bioimis consiglia di abbinarle alla pasta o ad altri cereali come il farro o il riso.

COME SCEGLIERE LE FAVE?

Le fave possono essere reperibili fresche, secche o congelate, ma hanno anche il vantaggio di poter essere consumate crude, mantenendo inalterato il sapore e le proprietà nutritive che verrebbero per la maggior parte perse in cottura. Per essere mangiate crude, però, le fave devono essere acquistate quando il baccello è fresco cioè quando ha un colore vivido ed è croccante al tatto. Una volta acquistate si possono conservare in frigorifero qualche giorno, anche se si consiglia di consumarle prima possibile.
Come tutti i legumi, se vengono utilizzate secche le fave devono essere messe prima in ammollo; nel caso in cui abbiano la buccia l’ammollo deve durare 18 ore, altrimenti soltanto 8. Una volta terminato l’ammollo, vanno cotte per circa 2 ore in acqua.

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RICETTA: INSALATA DI PATATE E FAVE

INGREDIENTI PER 1 PERSONA
4 o 5 patate medie
300 gr di fave fresche o surgelate
1 ciuffo di prezzemolo
pepe nero macinato
olio extravergine di oliva q.b.
PREPARAZIONE:
1. Lavate bene le patate sotto l’acqua corrente fredda.
2. Lessate le patate con la buccia in acqua per circa 30 minuti.
3. Sbollentate le fave in acqua bollente, quindi scolatele e passatele sotto acqua fredda.
4. Togliete la pellicina chiara delle fave.
5. Quando le patate si saranno raffreddate, pelatele e tagliatele a dadi piuttosto grossi.
6. In una ciotola unite le patate tagliate con le fave, il prezzemolo fresco tritato, l’olio e il pepe.
7. Mescolate e servite.

Per i più curiosi, niente di meglio del libro con oltre 500 ricette di legumi.

Di Raffaella Ponzo

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