Dai sette vizi capitali ai sette vizi di moda di Rocco Barocco.
Da una mostra alla Reggia di Caserta di Andrea Chisesi, “ I sette vizi capitali” in cui venivano utilizzate come “base” una serie di statue di grande storia e prestigio: Paolina Borghese, l’Apollo del Belvedere, la Medusa , il Satiro, Ulpia, trae ispirazione la collezione Rocco Barocco.
Partendo da ciò, lo stilista ha dato vita alla sua collezione piena di femminilità e di eleganza, tra pizzi ricami e merletti che impreziosiscono i tessuti in un mix di antico e contemporaneo.
Il risultato?
Una collezione con abiti in chiffon e sete, rifiniti con pizzi che rappresentano l’essenza dell’eleganza in una visione moderna. Una dichiarazione di bellezza capace di ricomporre il filo mai spezzato tra passato e presente. Una aristocratica visione femminile, che nutre ed esercita i vizi della moda puntando su silhouette fluide con abiti stampati a motivi floreali.
La palette di colori forte e decisa passa dai rossi, ai gialli al verde che si addolciscono e prendono consistenza fino a sprigionarsi come nel miglior spirito della Maison.
Lo stilista suggella così, la sua creatività in un luogo come il teatro San Carlo che per la prima volta ospita una sfilata di Alta Moda.
Dal racconto dei due mondi e il contrasto tra antico e moderno lo stilista ha voluto sperimentare un genere di arte che rappresenta il nostro tempo.
L’evento ricompone l’avventura intensa di Rocco Barocco, protagonista indiscusso della moda italiana che vuole così simbolicamente, unire due mondi in un mix contemporaneo, non solo, questo vuole essere anche un omaggio del brand alla sua città.