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Simone Tessadori ci racconta la sue PE 2021, l’intervista

L'intervista a Simone Tessadori, un giovane designer che ti conquista con il suo sogno della moda e ti rassicura con i suoi piedi ben piantati per terra.

Estro, fantasia e creatività insieme a rigore e impegno. Tutto questo è Simone Tessadori, un giovane designer che ti conquista con il suo sogno della moda e ti rassicura con i suoi piedi ben piantati per terra.

Simone ha studiato in note scuole di moda, si è formato, è cresciuto, ha fatto tirocini importanti e ha scelto di fare il grande salto, dando vita alle sue collezioni.

Anno dopo anno, in un crescendo di consapevolezza e stile, ha forgiato il suo  mondo, fatto di ricerca del bello ma anche di tecniche cruently free.

La moda è per Simone una sorta di auto analisi, un mantra che lo fa stare bene, un libro di storie fatto di tanti capitoli, uno diverso dall’altro.

Ogni collezione è uno spunto di introspezione, di ricerca, un lungo viaggio interiore che si traduce in una linea dove dettagli sartoriali e sperimentazione incontrano il calore dei tessuti.

Forme avvolgenti che celano ore di studio, di una sartorialità d’altri tempi, dove il made in Italy trova grande espressione.

Un incontro su Teams, come vuole il distanziamento sociale di questi tempi, non ha tolto freschezza all’intervista; il suo entusiasmo passa la rete, dando vita ad un racconto fiume fatto di coinvolgenti dettagli.

Cosa ha ispirato la tua nuova collezione, la PE 2021 di Simone Tessadori?

Gli anni ’50, con il loro fascino e la loro spensieratezza.
La mia collezione si chiama Collateral Beauty, ossia bellezza collaterale.

Ci racconti qualcosa?

Vedi, nelle mie collezioni cerco sempre di riflettere molto, rappresentano la mia condizione in quel momento.
Ogni collezione è un po’ un capitolo della mia vita, un piccolo racconto che fa parte di un grande libro che racchiude le mie esperienze di vita.

Questo 2020 ci ha dato un grande scossone, ci ha fatto vivere, purtroppo, un cambiamento importante, ed essendo per natura una persona ottimista, ho voluto reagire al pessimismo che si respirava concentrandomi sull’estate 2021.

Collateral Beauty – la bellezza collaterale- ovvero il saper cogliere il bello, ciò che di positivo c’è, anche quando pare tutto buio e la luce non si intravvede in fondo al tunnel.

Ho scelto di concentrarmi su aspetti semplici, sui miei ricordi di infanzia, che per me rappresentano un rifugio costellato da attimi di serenità, sensazioni di pace e spensieratezza.

Mi sono immaginato come potesse essere la tipica vacanza italiana nel boom economico degli anni ’50, di respirarne il senso di relax e di gioia e fiducia nel futuro.
Una bellissima sensazione di spensieratezza che ho voluto trasportato nei materiali, volutamente semplici, apparentemente “grezzi”, ma in realtà estremamente sofisticati.

Che materiali hai scelto?

Come per ogni collezione il mio focus principale è sui materiali naturali e sostenibili. Per esempio abbiamo scelto di utilizzare la burette di seta, un tessuto poco conosciuto ma per me veramente bello e interessante.

Si tratta di una seta “grezza” ottenuta dai cascami della seta raffinata, un tessuto cruelty free perchè viene realizzato aspettando che il baco abbia completato la sua metamorfosi e sia uscito dal bozzolo.

Non possono poi mancare il lino, il cotone e la seta più classica, declinati in texture “grezze” che mi ricordano l’estate, il mare e gli ombrelloni.

La palette dei colori?

Ho scelto nuances delicate nelle tonalità del beige, del glicine, del rosa.
Non mancano tocchi di fragola o di un bel verde smeraldo, per giochi armonici di contrasti.

La silhouette?

Le nostre collezioni hanno sempre ampia varietà di taglie, per poter vestire tutte le fisicità.
La nostra Musa è una donna self confident, che ama la cultura, che sa quello che vuole e come ottenerlo.
E’ una donna forte, sicura, che riconosce l’importanza della propria immagine ed è consapevole che quello che indossa riflette, in parte, la sua personalità.

Fai molta ricerca?

SI, non solo nei materiali, anche nei tagli.
L’aspetto modellistico è sicuramente quello più importante, per questo le mie collezioni hanno un massimo di 25 pezzi, perchè ogni capo è maniacalmente studiato nei dettagli.

Rimanere fedeli alla propria identita, come brand, e trovare sempre una nuova chiave di lettura, un modo diverso per creare un volume, è una sfida che vale la pena di essere vissuta.

Ottenere una vestibilità asciutta e grande comfort è stata una prova anche per Collateral Beauty.

Tra le altre proposte, spicca un tubino realizzato con un cady goffrato, ovvero lavorato in modo tale da regalare elasticità al capo e una texture per un effetto estetico dalla resa impeccabile.

Il risultato? Veste perfettamente, nemmeno ti accorgi di portarlo.

Per il futuro?

Sogno un total look, accessori compresi, firmati Simone Tessadori.
E poi…perchè no, anche tessile per la casa e fragranze che catturano.
Amo le candele, non mi dispiacerebbe accenderne una con il logo del mio brand, sorride.

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