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Gilles Rocca si racconta su Sfilate.it

Gilles Rocca si racconta su Sfilate.it , dalla carriera da calciatore a attore e regista fino alla vittoria di Ballando con le stelle e infine L'isola dei Famosi.

Da piccolo ha passato davvero poco tempo davanti alla tv, preferiva giocare con gli amici e lo sport, ora ne è uno dei protagonisti più seguiti.
Da bambino sognatore a promessa del calcio, fino a diventare attore di successo.

L’abbiamo conosciuto nella fiction “Carabinieri” e negli spettacoli teatrali, l’ultimo il “Misantropo” all’Eliseo.

Ci ha fatti sognare a Ballando con le Stelle, dove ha vinto l’edizione del 2020 e ha scoperto la sua passione sfrenata per la danza.

Abbiamo vissuto con lui le giornate che ha passato all’Isola dei Famosi.
Sono tante le sue scommesse per il futuro a partire dal docufilm “Ozanam” che sta ultimando con la sua compagna, Miriam Galanti.

Conosciamolo insieme!

Ciao Gilles raccontaci un pò di te, dove hai trascorso la tua infanzia, come è stata e quali erano le tue passioni e i tuoi sogni da piccolo?

Sono nato e cresciuto a Monteverde vecchio, la mia famiglia mi ha reso un bimbo sognatore, infatti i miei giochi erano basati sempre sulla fantasia, ho passato davvero poco tempo davanti alla tv e l’unica cosa che vedevo erano i film della Disney… sin da piccolo ho sempre praticato sport, prima il nuoto, poi judo, calcio, atletica leggera… il mio sogno era quello di diventare uno sportivo anche se già “l’arte” si era impossessata di me in tempi non sospetti.

Che tipo di ragazzo sei caratterialmente?

Sono una persona molto diretta e concreta, in passato troppo impulsivo ma devo dire che questo lato piano piano si sta limando

Hai inseguito il sogno di diventare un calciatore giocando nella Lazio, nel Frosinone e partecipando alla celebre trasmissione ‘Campioni’, ma hai dovuto smettere per un infortunio, quanto è stato difficile accettarlo?

Sicuramente non è stato facile, era il sogno di un bambino e mi suscita una profonda tenerezza pensare a me quando ero piccolo e sognavo di diventare un calciatore. La vita muta, sempre, imprevedibilmente e noi dobbiamo adattarci a queste mutazioni

Dopo la parantesi da calciatore hai iniziato a lavorare come attore e successivamente anche da regista, come è nata l’occasione di lavorare nell’ambito cinematografico?

La prima esperienza attoriale è stata nella fiction “Carabinieri”. Ricordo ancora l’entusiasmo e lo smarrimento nello stesso tempo al termine delle riprese… volevo e dovevo saperne di più, allora ho deciso di frequentare un’accademia di recitazione dove mi sono perfezionato e dove ho capito che era quello che volevo fare per il resto della mia vita

Hai recitato anche a teatro, come è stato e quali erano le tue emozioni prima di esibirti dal vivo?

L’ultimo spettacolo che ho fatto a teatro è stato il “Misantropo” all’Eliseo… l’emozione prima di entrare in scena è tanta, non c’è possibilità di fare un altro “ciak”… è proprio quello che amo del teatro, ogni replica è unica.

Nel 2020 hai vinto anche Ballando con le Stelle, quali erano le tue emozioni dopo aver vinto una trasmissione tanto importante?

Mi ha sorpreso e appassionato tanto Ballando, non avevo mai ballato prima e ho scoperto una passione per la danza incredibile… come tutte le cose belle che mi sono capitate nella vita per apprezzarle ho bisogno di un po’ di tempo. Per Ballando è stato diverso, sin da subito ho capito che stavo prendendo parte ad una cosa bella che mi avrebbe arricchito per sempre

1 anno dopo hai preso parte all’isola dei famosi, ti sei divertito? Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato nel corso della trasmissione?

Divertito non direi proprio. La mancanza degli affetti è stata difficilissima, enfatizzata dalla mancanza di cibo e dai rapporti con persone che non ti sei scelto. Al contrario di qualche tempo fa però sono felice di aver fatto quest’esperienza

Durante la tua vita hai lavorato in moltissimi ambiti diversi, dal calcio alla carriera cinematografica per poi passare a Ballando con le Stelle e infine L’isola dei famosi. Cosa ti hanno lasciato tutte queste esperienze che ti porti dietro ancora oggi?

Ogni esperienza mi ha fatto crescere e anche quelle più negative hanno avuto nella mia vita un risvolto positivo.

Quali sono i messaggi che ricevi più spesso da chi ti segue?

Molti complimenti, apprezzano la mia schiettezza e il fatto di essere una persona “normale” che non si cela dietro alla parola “Vip” che tra l’altro detesto

Obbiettivi futuri?

Il più imminente è il docufilm “Ozanam” che sto ultimando insieme alla mia compagna Miriam Galanti. È un docufilm che ho scritto e diretto e parla dei “vecchietti” della mia via, il loro rapporto con la vita e la morte. È un lavoro a cui tengo davvero tanto e loro lo aspettano con ansia

Come ti vedi tra 10 anni?

Non ne ho la più pallida idea, il tempo muta troppo in fretta per fare progetti a lungo termine… spero felice

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