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Sindrome gambe senza riposo

Sindrome delle gambe senza riposo, cos’è e quali esercizi svolgere per trovare sollievo

La sindrome delle gambe senza riposo è molto diffusa ma molti non sanno riconoscerla e ne sottovalutano le conseguenze.

Questa condizione comporta dolori, difficoltà di movimento e nel tempo può diventare cronica. Per questo bisogna intervenire prima che sia troppo tardi. Bastano pochi e semplici esercizi per cambiare la vita quotidiana, dire addio al dolore e i fastidi connessi ma spesso si interviene solo quando ormai il danno è fatto.

Ci sono esercizi semplici da fare anche a casa che danno molto sollievo ed eliminano la maggior parte dei disturbi connessi a tale condizione. Ovviamente è importante ricordare che l’attività fisica continuativa non solo previene il problema ma permette anche di risolvere la maggior parte di condizioni che derivano proprio da sedentarietà e deficit muscolari e scheletrici.

Sindrome delle gambe senza riposo: quali esercizi fare

Coloro che soffrono di questa condizione possono avvalersi di una terapia molto semplice che è fatta di esercizi per migliorare il movimento, la stabilita e debellare tutti i fastidi connessi come formicolio, prurito e spasmi. L’impulso a dover muovere necessariamente le gambe e quindi di non tenerle mai ferme è sicuramente comune a tante persone.

Sindrome delle gambe senza riposo sollievo
Sindrome delle gambe senza riposo, cosa fare (sfilate.it)

Bisogna però lavorare su due fronti, capire se ci sono stati danni e soprattutto cosa causa quel problema e poi ovviamente fare le terapie adeguate per poterlo sedare. Ovviamente rivolgersi ad uno specialista è la strada più indicata perché consente di avere una terapia mirata. È comunque possibile aiutarsi e quindi agevolare il corpo con una serie di tecniche, movimenti e rapidi esercizi che hanno un impatto sicuramente benefico per l’organismo.

Tra le cause di questa condizione ci sono ad esempio insufficienza cronica venosa, vene varicose, problemi di sedentarietà, quindi è abbastanza comune. Per ovviare, ci sono esercizi da fare come stretching del polpaccio che consiste nel piegare semplicemente le ginocchia, posizionando i piedi in modo differente, a una distanza di circa due piedi uno dall’altro. Poi fare degli allungamenti in avanti, poggiando le mani sul ginocchio e flettendosi.

Anche lo stretching del quadricipite può aiutare. In questo caso infatti quello si va a fare è sollevare il piede dietro con la stessa mano, tirare il piede all’indietro e mantenere le ginocchia vicine. Sarebbe utile fare questa posizione per almeno 30 secondi, se non si riesce a mantenere la forma basta poggiarsi a una sedia o qualcosa di stabile. Anche lo stretching per l’anca è utile, basta mettere le ginocchia  a terra, quindi sollevare una gamba e mettere il ginocchio piegato in avanti, spostare il bacino come volendolo flettere verso la gamba, mantenere la posizione sempre per 30 secondi.

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