Netflix, via l'abbonamento standard (Sfilate.it)
Un po’ di mesi fa, Netflix ha rivoluzionato il proprio modello di business introducendo la pubblicità sulla piattaforma, un cambiamento significativo per il gigante dello streaming che ha visto seguire l’esempio anche da parte dei competitor, come Amazon Prime Video.
Di conseguenza, le opzioni di abbonamento si sono diversificate: oltre alla versione standard e a quella premium, è stata aggiunta l’opzione standard con pubblicità a un costo inferiore.
Paradossalmente per Netflix potrebbe essere più conveniente spingere gli utenti verso l’abbonamento con inserzioni pubblicitarie piuttosto che mantenere quello standard senza spot.
Nonostante il costo ridotto dell’abbonamento con pubblicità rispetto a quello tradizionale privo di annunci commerciali, questo modello garantisce maggiori introiti grazie ai ricavi derivanti dalla vendita degli spazi pubblicitari.
In questo modo lo streaming si avvicina sempre più alla gestione tipica dei canali televisivi tradizionali introducendo una quantità minore di spot rispetto ai network TV ma seguendo una logica commerciale simile.
Recentemente, Netflix ha deciso di eliminare l’abbonamento standard in alcune nazioni, costringendo gli utenti a scegliere tra l’opzione con pubblicità o quella premium. Questa novità è stata segnalata da alcuni utenti su Reddit e riguarda mercati come la Gran Bretagna e il Canada dove il cambiamento è già stato implementato. Resta da vedere se questa nuova politica verrà estesa globalmente, Italia compresa.
Con la rimozione dell’abbonamento standard, Netflix pone i suoi utenti davanti a una scelta: accettare di pagare meno guardando contenuti con inserzioni pubblicitarie oppure optare per l’abbonamento premium al fine di godere dei contenuti senza interruzioni pubblicitarie. L’abbonamento che consentiva la visione completa senza spot e su due dispositivi contemporaneamente non sarà più disponibile.
In Canada e Gran Bretagna gli utenti dovranno adeguarsi alla nuova politica. Il piano mensile standard canadese costava 9,99$, ma ora gli abbonati dovranno decidere se passare al piano con pubblicità a 6$ o optare per quello premium a 16,49$. Questo cambio forzato solleva questioni sul valore attribuito all’esperienza utente rispetto alla monetizzazione attraverso la pubblicità.
Per ora in Italia le opzioni rimangono tre: il piano senza spot offerto a 5,49 euro al mese simile allo standard ma con inserzioni pubblicitarie obbligatorie; il piano standard da 12,99 euro al mese; e infine il piano premium che offre risoluzione in 4K e visione su quattro dispositivi contemporaneamente senza annunci pubblicitari ad un costo di 17,99 euro al mese. È incerto se nei prossimi mesi anche gli italiani saranno costretti ad adeguarsi alla nuova strategia aziendale.
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