Concedersi qualche goloso piacere a tavola può trasformare la giornata: alimenti ricchi di sapore e nutrienti essenziali aiutano il corpo a produrre gli ormoni della felicità, regalando benessere e gioia.
Si dice che la felicità passi per lo stomaco, e a pensarci bene, non c’è niente di più vero. Alla radice del nostro sentirci bene c’è un equilibrio delicato fatto di nutrienti essenziali. Il corpo necessita di sostanze che lo aiutano a produrre messaggeri chimici capaci di influenzare il nostro umore, come la serotonina, la dopamina e l’endorfina. Questi ultimi lavorano come un motore nascosto, portando energia e leggerezza alle nostre emozioni.
Il nostro organismo, però, non può fare tutto da solo: molti di questi nutrienti fondamentali devono arrivare dal cibo. È attraverso una dieta varia e ricca che riusciamo a dare al corpo ciò che gli serve per sostenere queste funzioni vitali. Sorprendentemente, gran parte della serotonina, spesso associata alla serenità, viene prodotta nell’intestino, non solo nel cervello come si potrebbe pensare. La connessione tra la nostra pancia e la nostra mente è più forte di quanto si possa pensare, e una flora intestinale in salute è un pilastro del nostro equilibrio emotivo. Quindi possiamo effettivamente dire – senza paura di smentita – che il cibo ci regale felicità. Ma quel in particolare?
Il cibo che emoziona: quando un piatto diventa felicità
Il cibo è molto più di ciò che mettiamo nel piatto: è vita, conforto, speranza. Siamo italiani e banalmente – ma non senza meriti – non poteva che esserci la pizza nel nostro articolo. Secondo una recente ricerca condotta da Uber Eats in Italia, il 71% delle persone associa il cibo alla felicità, con la pizza che svetta tra i piatti più amati, proprio per la sua capacità di unire e trasmettere emozioni positive. Complice anche la straordinaria e millenaria storia di Napoli che il piatto si porta dietro.

Il tiramisù, con i suoi strati cremosi e l’aroma di caffè, si piazza anche lui ai primi posti di questa ricerca. Lo studio conferma che i dolci, come il tiramisù, sono percepiti come fonte di consolazione e piacere. Ben il 61% degli intervistati preferisce il dolce per sentirsi appagato. Passando a qualcosa di più moderno, i panini gourmet non sono da meno. La ricerca sottolinea come il cibo croccante, come il pane fresco e fragrante, generi una sensazione di ricarica e soddisfazione per il 59% degli intervistati. Una delle caratteristiche principali della scelta dei panini come cibo preferito è senza dubbio la praticità e la comodità di mangiarli anche in giro.

Troviamo poi il sushi, un cibo che ormai è entrato a far parte della nostra tradizione pur venendo da molto lontano. I colori, le forme e i sapori del sushi creano un’armonia che appaga non solo il gusto – com’è giusto che sia – ma anche la vista, che non è da sottovalutare. Questo piatto, infatti, è considerato bello da vedere da circa il 31% delle persone intervistate.

Un posto in classifica lo trovano anche gli stuzzichini, parliamo di patatine, antipasti e classici tramezzini che sono perfetti per ogni occasione. Trasmettere energia e convivialità, valori fondamentali emersi nella ricerca. Gli italiani, infatti, vedono nel cibo un’esperienza sociale, da vivere soprattutto a casa propria o in compagnia di amici e parenti.
La felicità che deriva dal cibo non è solo una questione di gusto, dunque, ma un’esperienza complessa che coinvolge il corpo e la mente. Investire tempo ed energia in ciò che scegliamo di portare a tavola significa prenderci cura della nostra felicità.