Donald Trump sembrerebbe aver dichiarato guerra ai più grandi colossi degli e-commerce e in particolare della moda fast fashion: ma cosa potrebbe accadere adesso?
Aveva iniziato a farlo da tempo, ma adesso, diventato Presidente ancora una volta degli Stati Uniti, diventa certezza: a partire dalla questione Messico, passando per il mancato riconoscimento per la comunità transessuale di avere il proprio nuovo nome sui documenti, arrivando alle ingenti tasse. Questo è al momento tra i maggiori ‘scandali‘ che il governo trumpiano ha messo in atto, non volendo entrare in nessun altro merito di questioni con Russia ecc(non essendo adatto il contesto).
Tuttavia il nostro ‘caro‘ Donald Trump sembra aver indirettamente(ma forse anche direttamente) dichiarato guerra ai maggiori e più famosi colossi e-commerce della moda, ovvero Shein, AliExpress e Temu. Che cosa potrebbe succedere e perché soprattutto questi siti di vendita potrebbero vedere cali importanti?
Donald Trump e la guerra a Shein e AliExpress: cosa accadrà adesso
Nonostante esistano diverse controversie circa l’uso di Shein, AliExpress e Temu, è indubbio come ad oggi siano diventati tra gli e-commerce più famosi e gettonati degli ultimi tre anni, superando forse persino Amazon. Dalla vendita di oggetti casalinghi a quelli ‘semi professionali‘, passando ovviamente per tutti i capi di moda esistenti e nel vero senso della parola. Imitazioni di vestiti Haute Couture, ma anche di altri brand quali Zara, H&M e così via. Tutto ovviamente legale, tutto ovviamente alla portata di qualsiasi tasca.
Eppure la politica trumpiana sta già modificando particolarmente il funzionamento dietro la tassazione dei brand fast-fashion ed è sicuramente questione che tocca nel profondo siti quali Shein, AliExpress e anche Temu. Perché? I vestiti che ovviamente vengono acquistati vedono una tassazione e questa si rivesta sui costi d’acquisto e certamente anche di spedizione. Quest’ultima quindi non varia solo in base alla destinazione e alla spedizione finale(i costi italiani sono diversi rispetto a quelli americani e così via), ma anche da un processo dietro di controlli e dazi.

E proprio i dazi sono stati quelli maggiormente chiacchierati nelle ultime settimane, specialmente quelli innalzati da Donald Trump. Scendendo più nello specifico, i dazi imposti dal Presidente prevedono un 10% in più su tutti i prodotti, di qualsiasi natura, importanti dalla Cina negli Stati Uniti. Secondo alcuni studi vi saranno ancora delle impennate sulle tariffe oltre ai dazi già entrati in vigore. Che cosa significa? Che i siti quali Shein, AliExpress e Temu sarebbero costretti ad aumentare i costi e soprattutto i prezzi di spedizione.
In parole povere, gli e-commerce per eccellenza basati sul risparmio economico potrebbero diventare quasi al pari di un classico brand di moda pret-à-porter. Tra l’altro Trump ha sospeso anche la regola secondo cui le merci al di sotto degli 800 euro importate dalla Cina negli Stati Uniti non vedessero dazi, legge ad oggi sospesa. Non ci resta che rimanere aggiornati.