Non solo cambiò per sempre la concezione della moda sensuale ed erotica, ma persino Google per come lo conosciamo oggi: ode all’immensa Donatella Versace!
Una personalità forte, che ha sicuramente fatto parlare di sé per parecchio tempo e che indubbiamente continuerà ad attirare attenzione: con Donatella Versace si è firmato il grande lascito del fratello Gianni, colui che della donna ne fece un cruccio, una passione, una visione stessa. Donatella raccoglie ciò che purtroppo era stato lasciato improvvisamente, come una doccia fredda gelata, nel lontano 1997 quando Gianni venne assassinato.
E forse neppure lei che a detta sua non fosse in grado neppure di tenere una matita in mano, avrebbe immaginato ciò che in quasi un trentennio riuscì a ‘combinare‘. La visione stessa di Gianni con Donatella è stata rafforzata e ravvivata, perseguita in quell’unico obiettivo comune dell’amore femminile e nonostante ad oggi la maison sia stata acquisita niente poco di meno che da Prada, siamo sicuri che l’eredità raccolta continuerà a dare tutti i suoi frutti.
Donatella ha da poco compiuto ben 70 splendidi anni, precisamente il 2 Maggio e per la prima volta, com’era consuetudine, lontano dalla maison di moda Versace. Ha segnato notevolmente non solo il mondo dello spettacolo, ma anche della musica e dell’arte e infatti in pochi sono a conoscenza che un suo famoso abito cambiò radicalmente persino uno dei motori di ricerca online più famosi di sempre. E se Google oggi è ciò che è, lo deve anche e soprattutto a Donatella.
Donatella e l’abito che cambiò il destino di Google: perché era già destinata a fare grandi cose
Donatella Versace a nostro parere era già destinata a diventare l’immensa icona del mondo della moda quale sia ancora oggi, un po’ come se qualche divinità avesse scelto per lei un destino che, dal dolore più profondo della perdita del fratello, potesse rinascere portando alla luce non solo la visione stessa di Gianni, ma anche la sua. Una donna che, essendo tale, pensa e agisce nei confronti di altre donne, spesso andando oltre la classica accezione stilistica.

Una donna indubbiamente forte, che ha dovuto tirare le somme di un’azienda già in perdita, che da Reggio Calabria è riuscita a farsi strada entrando nelle case newyorkesi, milanesi, londinesi, persino hawaiane. Donatella è diventato un nome vibrante, una firma squisita di uno stile iconico che nonostante il lascito a Prada, vivrà ancora per molto tempo in ogni passerella. Eppure la stilista ha avuto a che fare con molti membri dello spettacolo, sradicando alcuni preconcetti, facendosi gustare sapori del tutto nuovi e persino osati.
E sarà il 1999 e poi il 2000 a segnare la sua stessa esistenza: con la sfilata P/E dell’anno in entrata progetta il celeberrimo Jungle Dress, tenuto ‘in piedi‘ soltanto da un nodo posto sul pube, con uno scollo a V vertiginosamente basso e un gioco di trasparenze meravigliose. Ai primi Grammy’s del 2000, proprio quest’abito fu scelto da colei che ancora oggi rappresenta l’eclettismo più totale: cantante, stilista, scrittrice, attrice, performer.
Donatella Versace, il Jungle Dress e il destino cambiato a Google

L’abito fu scelto proprio da Jennifer Lopez(indossato poi dalla stessa a distanza di vent’anni in una versione rimodernata) e divenne un successo clamoroso in pochissimo tempo. Migliaia di utenti che da poco potevano ‘permettersi‘ il lusso del magico mondo di Internet iniziarono a cercare l’abito per poterlo riammirare e qui siamo davanti al cambiamento per eccellenza più radicale.
Diventando il primo vero trend virale online, Google fu quasi costretto a riadattare i propri devices e le strutture stesse delle ricerche, concedendo la possibilità di fornire agli utenti una specifica funzione dedicata alle foto creando per la prima volta Google Images. L’ingegnere che all’epoca lavorava per l’azienda, Huican Zhu ebbe l’intuizione più geniale e solo nel medesimo anno fu registrata un’indicizzazione di oltre 250 milioni di immagini.
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E tutto questo si deve solo e soltanto a Donatella: colei che così ‘lontana‘ dallo stile di Gianni, è riuscita in fondo ad avvicinarsi più di quanto avrebbe mai potuto pensare, facendoci vivere il vero senso dello stile. La vera moda italiana.