CAPRI o PINOCCHIETTI, chiamali come vuoi basta che li indossi: i pantaloni must have dell'estate 2025 sono solo questi - sfilate.it
I pantaloni Capri tornano protagonisti nell’estate 2025: tra richiami rétro e nuove interpretazioni, sono il capo più desiderato della stagione.
C’è un capo che divide le opinioni, confonde i nomi ma alla fine conquista tutti. Capri o pinocchietti, chiamateli come volete, il punto è che tornano. Il pantalone corto a metà polpaccio – che da decenni fa avanti e indietro nei guardaroba estivi – è pronto a reclamare il suo spazio. Vi sembra un déjà-vu?
Nati sull’isola, amati dalle dive, rilanciati negli anni 2000 e ora di nuovo al centro della scena. Forse perché sono un po’ bon ton, un po’ disinvolti, a volte pure audaci. Hanno quel taglio netto sotto al ginocchio che mette d’accordo chi vuol stare più fresca ma senza mostrare troppo Funzionano con le scarpe basse, slanciano con un tacco midi, svoltano con un colore deciso. La moda primavera-estate 2025 li ha riportati qui, ma vediamo quali modelli!
I pinocchietti in lino sono il primo modello che ci viene in mente. Leggeri, freschi, sempre sul pezzo, soprattutto quando l’afa non lascia scampo. C’è qualcosa nella texture naturale del lino che fa subito estate, come le granite al limone e i pomodori troppo maturi al mercato. Li metti con una canotta bianca infilata dentro, sandali flat e occhiali scuri e sei pronta. Oppure con una camicia ampia, magari rubata dall’armadio di lui, e delle espadrillas. Il bello è che non devi nemmeno stirarli bene, le pieghe fanno parte del gioco, e anzi gli danno carattere.
Poi ci sono i pinocchietti in denim. Il jeans ha quella forza particolare: lo indossi oggi, e ti senti a metà tra una diva del passato e un’influencer distratta che ha stile senza volerlo. Vita alta, taglio dritto, lavaggi chiari che sembrano scoloriti dal sole. Funzionano bene con una camicia bianca a maniche arrotolate, oppure con un top a costine e dei sandali un po’ chunky. Se vuoi portarli in città, basta aggiungere una borsa strutturata. E se invece sei in vacanza? Basterà legarti i capelli e infilare un paio di ciabatte in pelle.
Quelli a quadretti bianco e nero hanno invece un’aria da pomeriggio al parco con gelato in mano. Richiamano subito un’estetica rétro che però non fa mai vecchia. Hanno quella sobrietà che permette di giocare con gli abbinamenti: una t-shirt nera li rende minimali, una blusa romantica li fa sembrare usciti da un film di Godard. Se li porti con un paio di ballerine sottili o delle slingback, fai centro senza nemmeno provarci. E se proprio vuoi dare una svolta, butta su un blazer oversize.
Infine arrivano loro, i pinocchietti con le rouches. Quelle onde leggere sul fondo danno movimento, spezzano la rigidità del taglio, e fanno subito un effetto elegante. Li vedi e pensi a un aperitivo all’aperto, con la luce dorata e le risate leggere. Bastano una maglia aderente, magari a maniche lunghe e morbida sul busto, e dei sandali con il tacco grosso per rendere il look completo. Attenzione però: qui l’equilibrio è tutto, quindi meglio tenere il resto del look semplice e lasciare che siano proprio quelle onde a fare la parte da protagonista.
Insomma, i pinocchietti sono molti e ognuno con la sua personalità. Il segreto? Costruisci il tuo stile intorno a loro, gioca con gli abbinamenti, cambia scarpe e cambia umore. Tanto, alla fine, saranno comunque loro a tenere il punto. Già deciso quale ti rappresenta di più?
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