Lab Grow Diamonds: se non sapete cosa sono, ve ne innamorerete subito

I Lab Grow Diamond stanno cambiando la gioielleria, tra sostenibilità, prezzi accessibili e design audaci. E c’è anche un anello che sta andando davvero virale!

Quando mi hanno parlato per la prima volta di diamanti coltivati in laboratorio, la mia reazione è stata mista. Curiosità, certo, ma anche un pizzico di scetticismo. Un diamante è un diamante: brillante, raro, prezioso. Pensavo che qualcosa di cresciuto in un laboratorio non potesse competere. Poi ho iniziato a vedere gli anelli, gli orecchini, i bracciali. Ho letto. Mi sono informata. E ho capito che non solo questi gioielli sono identici ai diamanti naturali, ma che offrono molto di più. In termini di scelta, consapevolezza, e anche estetica. E soprattutto, hanno una storia diversa da raccontare.

I lab grown diamonds stanno cambiando il modo in cui intendiamo il lusso, ma lo fanno con una coerenza che li rende ancora più affascinanti. Chimicamente, otticamente e strutturalmente sono uguali ai diamanti estratti. La differenza è che nascono in laboratorio, non nel cuore della Terra. I due metodi più usati per coltivarli sono l’HPHT, che simula l’alta pressione e le alte temperature naturali per trasformare il carbonio in cristallo, e il CVD, che fa crescere il diamante strato dopo strato partendo da un piccolo seme di carbonio, come un origami molecolare. In entrambi i casi, il risultato è sorprendente: un diamante vero, riconosciuto ufficialmente dagli istituti gemmologici come GIA o IGI.

Perché sempre più persone scelgono i lab grown diamonds

Quello che cambia, invece, è tutto il contorno. Non ci sono miniere, non c’è estrazione, non ci sono problemi etici legati a conflitti o sfruttamento. L’impatto ambientale è nettamente inferiore: meno CO2, meno acqua, nessuna devastazione del suolo. Per questo vengono considerati la versione sostenibile del diamante tradizionale. Ma la sorpresa più grande è il prezzo. Perché costano meno, spesso anche la metà. E a quel punto, chi può resistere a una pietra così perfetta, senza dover sacrificare né il portafoglio né i propri principi?

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Perché sempre più persone scelgono i lab grown diamonds – sfilate.it

Sempre più brand li scelgono. Non solo marchi giovani e green, ma anche nomi noti della gioielleria come Pandora, che ha creato intere linee con diamanti coltivati. Ci sono creazioni classiche, anelli di fidanzamento dal design intramontabile, ma anche gioielli più audaci, con forme irregolari, giochi di colore, materiali sperimentali. Perché se puoi creare un diamante, puoi anche reinventarne lo stile. Non sorprende che tanti giovani, ma anche tante coppie attente, li preferiscano.

Un dettaglio importante: i lab grown non si distinguono a occhio nudo. Per capirlo servono strumenti professionali e, soprattutto, un certificato. Quando si acquista un diamante coltivato, bisogna richiedere sempre un documento che ne attesti l’origine e lo distingua da pietre sintetiche o da simulanti come la moissanite o lo zircone. Il valore è reale, ma deve essere accompagnato da chiarezza.

anello diamante
L’anello interamente in diamante: una nuova icona – foto TikTok @traxnyc – sfilate.it

E ora arriviamo ad uno degli anelli in lab grown che sta andando virale. Non uno qualsiasi, ma uno dei più interessanti che ho visto. A prima vista sembra una scultura minimalista, elegante e strana. Poi scopri che non è solo incastonato con diamanti. No: è interamente fatto di diamante. Si chiamano solid diamond rings, e sono realizzati interamente con una pietra unica, cresciuta in laboratorio e poi tagliata come fosse una scultura. Un po’ come quegli anelli in resina colorata, ma qui parliamo di diamanti.

In questo caso si parla di un anello da 21 carati, con la forma di un diamante rosa ma tagliato in modo completamente diverso. Il prezzo? Intorno agli ottomila dollari, ma varia in base alla misura. Non è per tutti, certo, ma come proposta di fidanzamento alternativa, o come pezzo da collezione, ha qualcosa di rivoluzionario. Come indossare la luce, fatta anello.

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