La postura sbagliata ti aggiunge 10 anni: ecco come rimediare da sola, ogni giorno

Una postura sbagliata influisce sull’aspetto più di quanto si pensi. Piccoli gesti quotidiani possono restituire apertura al corpo e alleggerire anche visivamente la figura, senza sforzi drastici.

Capita più spesso di quanto immagini. Ti guardi allo specchio e qualcosa non torna. Il viso sembra stanco anche se hai dormito, le spalle sono curve anche senza peso addosso, e c’è una strana impressione di trascuratezza che non dipende da vestiti o trucco. Poi fai un passo indietro, letteralmente, e noti tutto: la postura. Quel modo in cui stai in piedi, cammini o ti siedi dice molto più di quanto pensi. E quando tende a chiudersi in avanti, a comprimere il petto, a tirare verso il basso, ti toglie anche luce dal viso.

Il corpo spesso si chiude per abitudine, per sedute troppo lunghe, per tensioni che si accumulano nella parte alta della schiena. Ma l’effetto che produce è molto più ampio: una postura sbilanciata cambia il modo in cui ti muovi, respiri, ti vesti. E può farti sembrare meno sicura anche quando non lo sei. Per questo ha senso iniziare da gesti semplici, quotidiani, che aiutano a riprendere contatto con l’asse centrale del corpo. Basta cominciare con tre esercizi al giorno, da fare anche in casa.

Tre esercizi quotidiani semplici per aprire il petto e raddrizzare la schiena

Il primo esercizio è quello che più facilmente può diventare un’abitudine. In piedi, con le gambe leggermente divaricate, si portano le mani dietro il corpo e si intrecciano le dita. Da qui si apre il petto, guardando verso l’alto. La posizione va mantenuta per una decina di respirazioni profonde, che già da sole aiutano a sciogliere la tensione. Non serve forzare l’arco, basta sentire il petto che si solleva e le spalle che si allontanano dalle orecchie.

Donna sul tappetino
Tre esercizi quotidiani semplici per aprire il petto e raddrizzare la schiena – sfilate.it

Il secondo movimento coinvolge anche il bacino e aiuta a restituire fluidità alla colonna. Si parte in ginocchio davanti a una parete, con un piede avanti e l’altro piegato sotto, in posizione simile a un affondo. Il ginocchio vicino al muro fa da appoggio, mentre con il braccio esterno si disegna un semicerchio in alto, facendo scivolare la mano lungo la parete fino a portarla dietro. Lo sguardo segue sempre la mano, e il movimento si ripete per circa dieci volte per lato.

Infine, c’è la posizione del cammello, che ha un nome bizzarro ma un impatto fortissimo. Si parte in ginocchio, con i piedi puntati sul tappetino e le mani che vanno ad afferrare i talloni. Da qui si porta il bacino in avanti, il petto si apre e lo sguardo va verso il soffitto. L’apertura del cuore, così si chiama in yoga, è una posizione che richiede attenzione, ma se mantenuta per una ventina di secondi (anche più volte) ha un effetto energizzante molto potente. E anche visivamente è un modo per allungare il corpo verso l’alto, togliendo quella sensazione di chiusura e stanchezza.

La postura non cambia in un giorno, ma cambia con la ripetizione. Il corpo è fatto per adattarsi, ma anche per ricordare. E se gli si offre ogni giorno un momento per allungarsi, aprirsi, respirare meglio, pian piano lo fa anche quando non ci pensi. La schiena si raddrizza da sola, il collo si rilassa, le spalle si posano in basso senza sforzo.

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