Questo è il colore che illumina davvero l’abbronzatura: l’ho provato su tutto il viso e funziona alla grande

L’abbronzatura cambia tutto, anche il modo in cui ci trucchiamo. Quando la pelle è baciata dal sole, il make-up ha bisogno di meno prodotti ma più attenzione nella scelta.

L’abbronzatura che, se ben gestita, può semplificare la routine beauty come poche altre cose. Dopo mille tentativi con bronzer, illuminanti e palette elaborate, ho capito che la chiave sta tutta in una scelta precisa: un solo colore, giusto, messo nei punti giusti. Funziona meglio di qualsiasi contouring, e soprattutto fa risparmiare tempo, spazio e fatica.

Il primo passo è capire che tipo di abbronzatura abbiamo, perché non tutte le pelli reagiscono allo stesso modo al sole. Se la pelle tende a dorarsi in modo leggero, i colori pesca e albicocca sono l’ideale. Non cancellano la luminosità, ma la esaltano con un effetto tono su tono molto delicato. Il rosa nude funziona bene in questo caso perché non spegne e aggiunge un tocco fresco, senza sembrare finto.

Perché d’estate il make-up dovrebbe essere più semplice (ma mirato)

Quando invece l’abbronzatura è più profonda, calda, con un sottotono ambrato o olivastro, si può osare di più. Le nuance ramate, i bronzo caldi e i terracotta sono perfetti per dare dimensione e continuità all’incarnato. In questo caso il colore deve fondersi con la pelle, non sovrapporsi.

Ci sono poi quelle pelli chiare che sotto il sole si colorano, ma conservano un sottotono rosato. Non diventano mai davvero ambrate, ma guadagnano una luminosità soft e cremosa. Qui funzionano bene i rosa malva, il lampone sfumato, i ciclamino tenui. Evitano l’effetto giallo spento che certi colori caldi potrebbero dare, e valorizzano la parte più elegante del viso, come zigomi e labbra. La chiave è sempre trovare il tono che sembra già parte del viso, come se la pelle lo avesse generato da sola.

Donna abbronzata
Perché d’estate il make-up dovrebbe essere più semplice (ma mirato) – sfilate.it

Una volta scelto il colore, la parte interessante è usarlo ovunque. Sì, proprio così: occhi, guance, labbra. Il segreto è nel modo in cui si applica. Sugli occhi basta un dito. Si preleva un po’ di prodotto e si tampona sulla palpebra mobile, poi lo si sfuma verso l’esterno e si ripete sotto la rima inferiore.

Il risultato è una sorta di ombra morbida, uniforme ma non piatta. Sulle guance si comincia dal centro e si sfuma verso l’alto, seguendo la linea naturale degli zigomi. Non serve precisione, anzi: più si fonde, meglio è. Sulle labbra funziona bene anche solo picchiettato, magari con un po’ di balm sopra per dare idratazione e volume.

Questa tecnica non solo valorizza l’abbronzatura, ma aiuta a lasciarla parlare. Troppo spesso si tende a coprire, stratificare, correggere. Ma l’estate chiede leggerezza, anche nel make-up. Quando tutto il viso ha lo stesso colore di base, ma declinato con sfumature naturali, il risultato è coeso e molto più interessante di un trucco tradizionale. Anche perché lascia spazio alla texture della pelle, ai riflessi naturali, ai piccoli segni del sole che raccontano che stai vivendo.

Da quando uso questo trucco monocromatico, ho ridotto la mia trousse estiva a pochi prodotti. Ma più che una questione di praticità, è un cambio di prospettiva. Il colore giusto, al posto giusto, basta da solo a trasformare un viso. Non serve altro. Non c’è bisogno di aggiungere, basta scegliere bene e dosare con intelligenza. E il bello è che funziona ogni volta, con qualsiasi outfit, in qualsiasi momento della giornata. Perché quando il colore dialoga con la pelle, tutto diventa più semplice, e anche più bello.

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