Salvare i capelli dai danni del mare è facile ed anche economico, se fai questo prima di entrare in acqua o esporti al sole

I capelli, d’estate, sembrano sempre più belli. Mossi dal vento, un po’ schiariti naturalmente, disordinati al punto giusto. Ma poi arriva settembre e si fa il conto.

Lunghezze secche, punte sfibrate, colore sbiadito. E ogni volta ci si ripromette che la prossima estate andrà diversamente, che si starà più attente. In realtà basterebbe poco, ma si finisce sempre per dimenticare. Tra la sabbia, le corse in acqua, la crema solare che cola ovunque, proteggere i capelli sembra un dettaglio. Eppure chi lavora in salone lo sa bene. I veri danni arrivano proprio lì, tra un tuffo e una passeggiata sul bagnasciuga.

Non è solo questione di sole. È un mix: il sale, il cloro, la disidratazione, l’esposizione continua. I capelli diventano ruvidi perché perdono acqua e protezione. E quando si tenta di recuperarli a fine stagione, spesso è troppo tardi. Io stessa, la prima volta che ho passato un mese al mare, ho sottovalutato tutto. Ho usato cappelli, sì. Ma lasciavo sempre i capelli sciolti, liberi, come se non avessero bisogno di niente. Invece avevano bisogno eccome. Da allora, prima ancora di pensare a cosa mettere in valigia, preparo già la mia strategia pre-spiaggia.

Perché applicare una maschera prima del sole aiuta davvero i capelli

Quello che faccio sempre, ormai da anni, è una piccola routine che può sembrare troppo semplice per essere efficace, e invece funziona. Prima di uscire di casa bagno i capelli con acqua dolce. Non completamente fradici, ma abbastanza umidi da essere saturi. Il motivo è pratico. I capelli sono come spugne, se assorbono acqua dolce prima, avranno meno spazio per assorbire sale o cloro dopo.

A quel punto applico la mia maschera preferita, senza risciacquare. Non deve essere per forza un prodotto specifico da leave-in, anche una normale maschera va benissimo. L’importante è che sia ricca ma non pesante, e che abbia dentro almeno uno di questi ingredienti: olio di cocco, olio di karité o pantenolo. Tutti e tre hanno la capacità di mantenere l’idratazione dentro al capello e proteggerlo dalle aggressioni esterne. Il prodotto, applicato in questo modo, non serve a nutrire. Serve a creare una barriera, come una pellicola leggera.

Maschera capelli
Perché applicare una maschera prima del sole aiuta davvero i capelli – sfilate.it

Poi raccolgo i capelli. Non li lascio mai sciolti. Uno chignon basso, oppure una treccia morbida. L’idea è di tenere le lunghezze compatte, protette, non sparse ovunque a prendere vento e sole. Anche esteticamente ha il suo perché. Una treccia ben fatta, con il prodotto che lucida e compatta, ha un aspetto ordinato anche dopo un’ora di mare. E, cosa non da poco, quando si torna a casa e si risciacqua tutto, i capelli sono morbidi, disciplinati, non si sono impigliati in nulla.

Questa abitudine, che ormai fa parte del mio rituale da spiaggia, ha cambiato completamente il modo in cui i miei capelli attraversano l’estate. Non c’è bisogno di portare mille prodotti, né di trattarli come se fossero fragili porcellane. Basta coerenza e un po’ di organizzazione. Perché l’effetto del sole, se ben gestito, può anche essere positivo. Schiarisce, sì, ma se i capelli sono protetti, il risultato resta luminoso e non slavato. La fibra rimane elastica, le punte reggono. E l’autunno non arriva con quel bisogno urgente di tagliare tutto.

La cosa bella di questo metodo è che è anche economico. Non serve acquistare chissà quali prodotti. Basta scegliere bene quello che già si ha. Anzi, per molte persone è l’occasione per usare quelle maschere troppo ricche che in città risultano pesanti. Al mare, sotto il sole, diventano perfette.

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