3 cose da sapere sulla London Fashion Week cominciata il 18 settembre 2025 (e come potrebbe influenzare le prossime tendenze moda)

La London Fashion Week (LFW), inaugurata il 18 settembre 2025, segna una svolta importante per il sistema moda britannico. Organizzata dal British Fashion Council (BFC), questa edizione per la primavera/estate 2026 non è soltanto una sequenza di sfilate, ma una vera e propria dichiarazione di intenti sul futuro della moda.

A guidare il cambiamento è la nuova CEO del BFC, Laura Weir, che ha introdotto una visione più inclusiva, culturale e orientata ai giovani talenti. Ecco tre aspetti fondamentali che definiscono questa edizione della London Fashion Week.

London Fashion Week 18 settembre 2025: una nuova direzione strategica sotto la guida di Laura Weir

Questa edizione della LFW è la prima a svolgersi sotto la leadership di Laura Weir, ex fashion editor e ora CEO del British Fashion Council. Il suo approccio è chiaro: mettere i designer al centro dell’evento, abbattendo barriere economiche e ampliando la portata culturale della settimana della moda.

Tra le misure più concrete:

  • Eliminazione delle quote d’iscrizione per i brand che sfilano fisicamente nel calendario ufficiale.
  • Aumento del 18% del numero di designer presenti con sfilate fisiche.
  • Raddoppio del budget per il BFC Guest Programme, per attrarre buyer, stampa e opinion leader internazionali

. Con questo cambio di passo, Londra punta a tornare ad essere il laboratorio creativo della moda mondiale, dove la sperimentazione si intreccia con il mercato.

Grandi nomi e nuovi protagonisti: la moda britannica tra heritage e futuro

Il calendario ufficiale è ricco di sfilate molto attese. A brillare sono i grandi nomi, come:

  1. Burberry;

  1. Erdem, che celebra il ventesimo anniversario del brand;
  2. Simone Rocha, con una collezione co-ed che unisce romanticismo e rigore;
  3. Roksanda, Richard Quinn, Harris Reed e Dilara Findikoglu, che continuano a stupire con il loro stile teatrale e concettuale.

Ma l’attenzione è anche rivolta ai nuovi talenti del programma NEWGEN, tra cui Aaron Esh, Karoline Vitto, Tolu Coker e Johanna Parv. Spiccano anche debutti internazionali, come quello del marchio ungherese Nanushka, e designer emergenti come Conner Ives, vincitore del BFC/Vogue Designer Fashion Fund.

Ecco cosa sappiamo sui marchi emergenti della LFW2026.

Moda come cultura: mostre e contaminazioni artistiche

Questa London Fashion Week non è solo passerelle. L’intera città si anima con eventi culturali e mostre che amplificano il messaggio della moda come forma d’arte e specchio sociale. Tra le iniziative più interessanti spicca “US LOT: 25 Years of Fashion East” all’ICA, una celebrazione dell’avanguardia britannica con lavori di Simone Rocha, Richard Malone e altri nomi di spicco.

Al Victoria & Albert Museum, la mostra “Marie Antoinette Style” esplora invece la storicizzazione dell’estetica e il suo impatto sulla moda contemporanea. A completare il panorama culturale, l’apertura del David Bowie Centre al V&A East, nuovo polo dedicato all’archivio del Duca Bianco, sottolinea ulteriormente il dialogo sempre più stretto tra moda, arte e cultura urbana.

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