Quel body rosso è molto più di un semplice capo di scena per Elodie nei suoi concerti: il segreto che nasconde merita di essere assolutamente svelato.
‘Tr**a, pu****a’, fai sch**o, ti o**o, vestiti, ridicola, altezzosa, ignorante, burina, coatta, sei una poco di b***o‘: potrei trascorrere ore a riportare tutti gli insulti subiti da Elodie non solo sui social, ma persino in alcuni articoli di giornali online con chiari riferimenti sessisti e misogini. Soprattutto dopo ciò che è accaduto a Messina, dove Elodie ha fatto da pochissimo doppietta allontanando per ben due volte cellulari troppo vicini a lei e al suo corpo, l’ignoranza ha purtroppo dato voce ancor di più a se stessa, scatenando una marea di insulti a dir poco abominevoli.
Elodie a questi ci è abituata, talmente tanto che la sua strategia è stata chiara sin dall’inizio: creare uno show dinamico e intellettualmente costruito, in cui non solo dà adito a chi la insulta di poterlo continuare a fare(rimanendo nella propria ignoranza), ma concedendo un vero smacco a tutti coloro che continuano a non comprendere l’immenso lavoro che vi sia dietro i suoi spettacoli.
E proprio qui entra in gioco un body in particolare, che non è solo costume di scena: è la capacità di cucirsi sulla pelle parole forti che feriscono, ma che nel momento in cui vengono decontestualizzate assumono una nuova forza. E il segreto di Elodie stavolta è giusto venga svelato.
Rosso guerra, dolore e rinascita: il body di Elodie è il concetto da cui ripartire e rinascere
Un colore non scelto tanto per caso, quanto piuttosto per una ragione specifica: rosso guerra, rosso dolore, rosso che lacera la carne e a volte non abbiamo bisogno di una lama per squarciarla, ma basta una lingua, uno smartphone e l’incapacità di accettare la diversità degli altri. Il body rosso di Elodie nasce da un concetto di fondo molto lineare, che spesso tutti noi dovremmo imparare ad accettare, ma soprattutto fare nostro.

E in quel tessuto, in quel body strettissimo che esalta un corpo pazzesco per qualcuno troppo esposto, Elodie ha ben pensato di esporre altro. Qualcosa che un corpo femminile non porta peccato, mentre la parola sì e non c’è Dio che possa perdonarla.
Perché il body rosso di Elodie è più vivo e importante come non mai
Il concerto di Elodie ad oggi in tour italiano sta per terminare, ma di giri in tutto lo stivale ne ha fatti, occupando milioni di stadi e palazzetti: da Milano a Roma, passando per Bari e arrivando in Sicilia, con ben due date a Messina al Pala Rescifina. In questa occasione si sono verificati ben due eventi piuttosto spiacevoli che vedono l’uso improprio di uno smartphone per immortalare delle parti intime di Elodie, che lei prontamente accorgendosene ha cercato di interrompere con un fare per nulla drammatico, anzi tutt’altro.
@_desioree_ surreale.@ELODIE #concerto#blacknirvana#elodie#perte #elodea ♬ suono originale – desi
Ma qualcuno ha ben pensato, come sempre e nuovamente, di incolpare Elodie per il suo modo di essere, di vestire, di incarnare la sensualità. Ancora una volta la violenza non è colpa di chi la crea, ma di chi la subisce. Al di là delle smentite, dei video che circolano in rete in queste ore, il body di Elodie prende ancor di più con sé una fortissima carica emotiva importante. Nel tessuto e in quelle trame sono state riportate le parole di tanti articoli di giornale che la incolpavano di essere una poco di buono, di essere lei stessa la prima artefice di giustificazione della violenza solo perché si decide di mostrare il proprio corpo(per lavoro).
Peccato che tutti si siano dimenticati di quando Raffaella Carrà(solo per fare un esempio) in Spagna salì sul palco con un abito molto osé che lasciasse ben poco all’immaginazione. Lei, l’immensa Raffaella già all’epoca venne censurata(il concerto difatti non fu mai proiettato in Italia), eppure lì vi era la giustificazione del ‘costume di scena‘. In questo body, la cantante ha deciso di imprimere su se stessa tutto il body shaming e l’ignoranza che pervade il nostro paese in un sistema che non vuole le donne realmente libere, ma ancora costrette in qualsiasi scenario maschile e maschilista.
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E non solo lo imprime, ma lo rende un monito per ricordarsi che da quell’insulto c’è una fonte di invidia. Da quella frase di scherno c’è una forte difficoltà a comprendere ancora la libertà degli altri. Il segreto del body rosso è quindi proprio questo: se mi vesto di quell’odio ricevuto trasformandolo in arte, qualsiasi arte sia, ho vinto. Ed Elodie STA VINCENDO SULL’ITALIA INTERA.





