Un progetto natalizio che unisce riciclo creativo e gusto da interior styling, con centrini di nonna che diventano ornamenti leggeri, luminosi e perfetti per un albero dal carattere unico e personale.
L’idea nasce da un cassetto pieno di centrini di pizzo che non trovano più spazio sui tavolini, ma che nessuno ha il coraggio di eliminare. Sono piccoli cerchi di filo che raccontano ore di lavoro, chiacchiere in cucina, inverni lunghi e lenti. Tenerli chiusi in una scatola fa quasi dispiacere, perché ogni motivo all’uncinetto è una piccola architettura tessile. È proprio da qui che parte il desiderio di portarli sull’albero di Natale. Il pizzo ha questa capacità unica di rendere immediatamente più sofisticato qualsiasi oggetto, anche la pallina più anonima. Allo stesso tempo introduce un tocco di calore domestico che rende l’atmosfera più intima.
I centrini sono ideali per questo gioco perché uniscono struttura e leggerezza. La trama a rete lascia filtrare luci e riflessi, mentre i bordi sagomati seguono naturalmente la curva della sfera. Dal punto di vista estetico l’effetto è molto interessante, perché mette insieme il rigore del bianco o dell’ecru con le superfici lucide delle palline di plastica usate di solito per il decoupage. Si crea un contrasto morbido ma deciso che funziona benissimo in un contesto contemporaneo, soprattutto se il resto delle decorazioni è più essenziale. Da dove iniziare?
Il pizzo di nonna che trasforma una pallina qualunque in un piccolo gioiello
Per ottenere un risultato pulito la prima cosa da fare è selezionare i centrini più adatti. Servono quelli di diametro medio o piccolo, non troppo spessi, con una lavorazione regolare e una maglia piuttosto aperta. I modelli tondi sono i più semplici da usare perché seguono meglio la forma della sfera, mentre quelli ovali richiedono un po’ più di attenzione nella tensione del filo. Prima di iniziare conviene lavarli delicatamente a mano con un detergente neutro e lasciarli asciugare perfettamente all’aria, così il filo recupera elasticità e il colore risulta più uniforme.
Il secondo passo riguarda la scelta delle palline. Le più comode sono quelle di plastica liscia, leggere, spesso vendute nei negozi di hobbistica per il decoupage. Possono essere completamente trasparenti, da riempire di luce, oppure colorate lucide se si desidera un effetto più intenso sotto il pizzo. È importante che la superficie sia pulita e sgrassata, quindi prima di procedere conviene passare un panno con un po’ di alcol e lasciar evaporare.

Arriva poi il momento della colla. La scelta più pratica è la colla vinilica bianca, leggermente diluita con acqua, in modo che si stenda meglio senza lasciare grumi. Si prepara una ciotolina, si intinge un pennello a setole morbide e si inizia a coprire la superficie della pallina con uno strato uniforme, evitando accumuli evidenti. A questo punto si appoggia il centrino al centro della sfera facendo coincidere il suo cuore con il vertice opposto al gancio. Quindi si lascia cadere il pizzo lungo i lati seguendo la curvatura.
Per modellare bene il centrino serve un minimo di pazienza. In alcuni casi è utile usare piccole mollette da bucato o clip leggere posizionate lungo il bordo, soprattutto se il pizzo è rigido o se il diametro è generoso rispetto alla pallina. Le mollette vanno messe in modo alternato per non creare pieghe e lasciate finché la colla non è quasi asciutta.
Se si desidera un effetto più strutturato si può passare un secondo velo di colla sopra il pizzo, sempre con il pennello morbido, seguendo la direzione della trama. Quando il centrino è ben aderente la pallina va lasciata riposare, idealmente appesa, così la superficie non tocca nulla e non si creano impronte indesiderate. Il tempo di asciugatura varia, ma una notte intera garantisce una forma perfettamente stabile.

Una volta asciutto l’effetto, si può aggiungere un nastro di raso o di gros grain intorno al gancetto, facendo un fiocco morbido che dialoghi con il colore del pizzo. Il bianco ottico punta su un mood più minimal, mentre il crema dialoga bene con oro e rame per un risultato più caldo.
Quando queste palline iniziano a popolare l’albero, il colpo d’occhio cambia. Non sono le solite decorazioni lucide e un po’ impersonali, ma elementi che ricordano gli accessori couture, quelli costruiti con materiali semplici ma grande cura. Il filato lavorato a mano crea giochi di ombre sulle pareti e sugli altri addobbi, soprattutto quando la luce delle catene luminose filtra attraverso i vuoti della trama.
Alla fine ci si accorge che questo progetto non è solo un lavoretto creativo, ma un gesto di styling per l’ambiente. Usare i centrini in questo modo permette di alleggerire il concetto di tradizione, portandolo in una dimensione attuale e sofisticata, che dialoga bene con mobili contemporanei e palette neutre. Allo stesso tempo mantiene un filo diretto con le generazioni precedenti, e forse è proprio questo che rende queste palline di pizzo così speciali.





