Abbiamo scoperto il colore di fine dicembre e gennaio: si chiama biondo ghiaccio e riserva incredibili sorprese

Negli ultimi mesi abbiamo parlato tanto di biondi. Li abbiamo osservati cambiare, raffreddarsi, diventare burrosi, poi più ricchi, poi quasi neutri.

Eppure, proprio quando sembrava che la mappa fosse completa, è arrivato quel momento in cui il colore smette di essere solo una scelta estetica e diventa una dichiarazione di stagione. Fine dicembre e inizio gennaio sono sempre una terra di mezzo, anche per i capelli. Il freddo è più secco, la luce è più tagliente, i visi cambiano tono. È lì che certe nuance iniziano a non funzionare più come prima. Alcuni biondi risultano troppo piatti, altri improvvisamente duri, quasi stanchi. Ed è da questa sensazione, molto concreta e vissuta davanti allo specchio, che nasce quello che oggi chiamiamo biondo ghiaccio.

Parliamo di una risposta. A un inverno che chiede pulizia, a un’estetica che vuole precisione ma senza rigidità, a una bellezza che si sta allontanando dagli stacchi netti per abbracciare superfici più raffinate. Dopo aver raccontato e, di fatto, anticipato il successo del biondo castagna, era inevitabile che il passo successivo fosse ancora più essenziale. Il biondo ghiaccio arriva così, silenzioso ma chiarissimo, e cambia il modo in cui pensiamo la luminosità nei mesi più freddi.

Perché il biondo ghiaccio è il colore di fine dicembre e gennaio

Il biondo ghiaccio nasce come naturale prosecuzione di un discorso iniziato mesi fa. Dopo aver osservato il bisogno di sfumature più intelligenti e tridimensionali, era evidente che il passo successivo non sarebbe stato un ritorno al passato, ma una sua rilettura. Questo colore non ha nulla di artificiale, anche se è chiarissimo. Non è il biondo platino di qualche stagione fa, né un silver aggressivo. È una nuance che lavora sui riflessi, sulla pulizia, su una freddezza controllata che non spegne mai il viso. Ed è proprio questa precisione a renderlo sorprendente.

Capelli biondi prima e dopo
Perché il biondo ghiaccio è il colore di fine dicembre e gennaio – sfilate.it

A differenza di altri biondi freddi, il biondo ghiaccio non vive di contrasti netti. È costruito per sembrare naturale anche quando è evidente. La sua forza sta nella continuità, nella capacità di riflettere la luce in modo uniforme, senza zone opache o eccessivamente lucide. È il colore che funziona bene con cappotti scuri, maglieria neutra, make-up essenziali. Si inserisce perfettamente nell’estetica invernale che stiamo vivendo, fatta di texture pulite e palette sobrie.

Le tre regole Sfilate.it per un biondo ghiaccio perfetto

Seguendo l’impostazione che abbiamo già definito parlando di biondo castagna, anche il biondo ghiaccio risponde a regole precise.

Donna con capelli biondo ghiaccio
Le tre regole Sfilate.it per un biondo ghiaccio perfetto – sfilate.it
  1. Il primo errore sul biondo ghiaccio è pensare che debba essere semplicemente chiarissimo. In realtà nasce da una base estremamente pulita, non necessariamente portata al massimo livello di schiaritura. Il punto non è arrivare al bianco, ma eliminare ogni residuo di giallo caldo o arancio spento. Questo significa lavorare con schiariture progressive e tempi controllati, evitando stress inutili al capello. Una base troppo aggredita diventa opaca e porosa, e il ghiaccio perde subito la sua trasparenza.
  2. Un vero biondo ghiaccio non è mai piatto. È il risultato di una formula bilanciata che combina riflessi cenere, perla e una minima percentuale neutra. Il cenere serve a spegnere il caldo residuo, il perla dà luce, il neutro evita l’effetto grigio spento che invecchia il viso. Quando manca questa terza componente, il colore diventa metallico e artificiale. Quando è dosata bene, invece, il risultato è elegante, riflettente, quasi “setoso”.
  3. Il biondo ghiaccio più riuscito non parte mai netto dalla radice. Serve una micro-ombra, fredda e pulita, che accompagni la crescita naturale dei capelli. Questo non solo rende il colore più moderno, ma evita l’effetto parrucca e allunga visivamente la durata del lavoro. La radice leggermente più profonda crea profondità, incornicia il viso e permette al biondo ghiaccio di risultare più sofisticato e meno aggressivo.

Non è un colore per tutte, ed è giusto dirlo. Il biondo ghiaccio valorizza particolarmente gli incarnati chiari, neutri o rosati, ma può funzionare anche su pelli olivastre se costruito con una base più profonda. Richiede attenzione, manutenzione, ma restituisce un’immagine molto contemporanea. È perfetto per chi è stanca del biondo caldo, ma non si riconosce ancora in un castano pieno. In questo senso dialoga perfettamente con il percorso che abbiamo già raccontato nel nostro approfondimento sul biondo castagna, di cui resta una controparte più netta e invernale.

Le varianti di biondo ghiaccio più viste su Instagram

Scorrendo Instagram, i riferimenti sono ormai chiari. Hashtag come #silverblonde e #iceblonde raccontano un’estetica precisa. Il biondo ghiaccio uniforme e luminoso, quasi specchiato, quello leggermente più smoky con riflessi grigio perla, la versione soft con radice naturale appena visibile, fino alle declinazioni più sartoriali con giochi di luce finissimi. Tutti condividono la stessa filosofia. Pulizia, controllo, raffinatezza.

Partiamo da un biondo ghiaccio chiarissimo, quasi lattiginoso, con riflessi perla freddi che spengono ogni traccia di giallo e danno un effetto pulito, nordico, molto editoriale.

Qui il ghiaccio è più soft, con una base argento leggermente fumé che rende il colore sofisticato e portabile anche su lunghezze medio lunghe senza risultare artificiale.

 

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Un ghiaccio luminoso con un sottotono appena beige freddo, pensato per chi vuole luce e brillantezza senza arrivare al silver puro.

 

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Questa variante vira verso il grigio freddo, con riflessi cenere e smoky che danno profondità e un mood più urbano, ideale se si parte da una base scura.

 

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Un ghiaccio molto chiaro sulle lunghezze, quasi bianco freddo, che sfuma dolcemente da una radice neutra creando un effetto pulito, elegante e super contemporaneo.

 

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In definitiva, il biondo ghiaccio è un modo nuovo di pensare il biondo in inverno. Più consapevole, meno urlato, decisamente più adulto. E forse è proprio questo il motivo per cui, a cavallo tra fine dicembre e gennaio, sta conquistando così tante chiome.

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