Partono i saldi invernali 2026: occhio alla truffa più grande di sempre in Italia

Anche quest’anno ci apprestiamo a vivere i saldi invernali e in quelli 2026 non bisogna abbassare la guardia: occhio alla truffa italiana più grande di sempre!

L’inizio dell’anno nuovo è da sempre ricco di nuovi propositi, vuoi perché vogliamo cambiare, vuoi perché si sente la necessità di poggiare tasselli in grado di costruire progetti diversi, o semplicemente imparare a vivere un po’ di più serenamente. Eppure il nuovo anno sigla come di consueto l’inizio dei saldi invernali e anche in quelli 2026 ci sarà solo l’imbarazzo della scelta. Tuttavia in Italia i saldi non sono soltanto un momento di risparmio, ma anche di truffe.

Molti negozianti infatti credono di poter fare i furbetti inventando prezzi, gonfiandone altri, ma ancor peggio rendendo illegale la vendita stessa della merce. Ogni anno la solita solfa, ecco perché bisogna imparare a riconoscere la truffa italiana più grande legata ai saldi invernali 2026. Ecco una breve guida.

La truffa dei saldi invernali 2026, come scoprirla e cosa fare

Avevamo già affrontato insieme qualche settimana fa un discorso simile sui saldi invernali 2026, difatti ti ho fornito una guida utile regione per regione sulla data di inizio e di fine(che puoi trovare nel dettaglio cliccando qui). Tuttavia oggi ci soffermiamo sulle grandi truffe da sempre attuate quando si parla di saldi, in particolare quelli di inizio anno. Questi genericamente iniziano tra il 3 e il 4 gennaio e terminano dopo 60 giorni.

Molti italiani quindi si stanno preparando all’evento per accaparrare non solo i capi invernali più sfiziosi, ma anche quelli di brand famosi e importanti a prezzi davvero competitivi. Eppure sta proprio qui la truffa più grande italiana legata ai saldi invernali 2026.

Come scoprire la truffa dei saldi invernali 2026

buste di carta shopper colorate
Come scoprire la truffa dei saldi invernali 2026 – sfilate.it

Prima di tutto, ricordiamoci che i negozianti sono obbligati per legge a non poter effettuare alcun saldo o offerta speciale nei giorni antecedenti all’inizio dei saldi, tantomeno poter mettere in saldo capi d’abbigliamento che fossero già in offerta per situazioni speciali come ad esempio il periodo natalizio. Ogni capo deve riportare sull’etichetta di produzione il prezzo originario e quello in saldo, ma proprio in quest’occasione molti negozianti tendono a gonfiare il prezzo di partenza, vendendo poi il capo come se fosse scontato, ma a un prezzo maggiorato.

Come riconoscere questa truffa? I negozianti spesso tendono ad apportare sulle etichette un prezzo gonfiato circa una settimana prima dell’inizio dei saldi, quindi un ottimo modo per non incappare nella frode è confrontare il prezzo ufficiale sui siti dei vari brand oppure fare una fotografia qualche giorno prima del 3 gennaio.

Saldi 2026, come avviene il raggiro dei cambi e dei pagamenti online

Attenzione anche al cambio della merce: in Italia se il prodotto non è difettoso, ma la richiesta di cambio è legata a questione estetiche o di taglie, viene effettuato a discrezione del direttore, ma se il capo presenta dei difetti, dei fori, zip rotte e così via, il negoziante è obbligato per legge a effettuare il cambio. Oltre alle truffe classiche fisiche nei negozi, un occhio di riguardo anche ai siti online. Quelli importanti come Zara,H&M, Stradivarius, Benetton e così via hanno una URL di dominio sicura e sempre identica. Se dovessi notare durante un acquisto online una URL del tipo ‘www.sconto-zara-italy.com‘, con ogni probabilità quel sito sarà fraudolento.

Infine, ma non per importanza, attenzione anche ai metodi d’acquisto: se un sito offre come unici metodi di pagamento bonifici bancari, ricariche Postepay o prepagate semplici, ma anche pagamenti in Criptovalute o altre monete virtuali, con ogni probabilità sarai davanti a un sito truffa. Ricordati che i siti ufficiali offrono sempre pagamenti sicuri, metodi di tracciamento di denaro e soprattutto i pagamenti con Paypal, tra i sistemi più sicuri legati agli acquisti online.

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