Dopo troppi errori e stress ai controlli, ho trovato le borse da viaggio migliori per volare con le compagnie low cost: ecco cosa cerco e quali modelli uso davvero, senza sorprese al gate.
Non dimenticherò mai quella mattina all’aeroporto di Bergamo. Volo Ryanair per Barcellona, partenza alle sette, borsa nuova comprata la sera prima con la convinzione che andasse bene. Solo che no, non era piccola nel modo giusto. Al controllo del gate mi hanno fatto provare a infilarla nell’apposito misuratore. Ho spinto, piegato, tolto la giacca. Niente da fare. Alla fine ho svuotato mezza borsa in una shopper in tela e sono passata. Ma la lezione l’ho imparata.
Da allora ho iniziato a cercare con attenzione modelli che non fossero solo compatibili con le dimensioni richieste, ma anche pratici, leggeri, non sgraziati e – dettaglio importante – a prova di gate Ryanair. Perché viaggiare low cost non significa rassegnarsi a borse orrende o scomode, ma solo diventare un po’ più furbi. E quando trovi la borsa giusta, quella che entra senza nemmeno farsi notare, capisci che ne valeva la pena.
Cosa deve avere una borsa da viaggio low cost davvero funzionale
Viaggiare con le compagnie low cost significa conoscere alla perfezione le regole. Per Ryanair, la borsa gratuita deve misurare al massimo 40 x 20 x 25 cm e deve stare sotto al sedile di fronte a te, senza sporgere né gonfiarsi troppo. La forma inganna: una borsa apparentemente compatta può diventare un problema se ha manici rigidi, tasche esterne sporgenti o una struttura troppo rigida.
Ho imparato a diffidare anche delle zip laterali che allargano la sagoma, delle borse espandibili e delle forme a trapezio, che sembrano leggere ma poi non passano nel misuratore nemmeno a vuoto.

Quindi oggi, quando cerco una borsa da volo, so bene cosa guardare. Deve infilarsi sotto il sedile senza che io debba sedermi sopra per chiuderla. Poi deve essere leggera, perché già solo con il beauty e un paio di scarpe dentro può diventare un macigno. Deve avere almeno una tasca esterna dove infilare passaporto, telefono e una salviettina, così non sembro una turista spaesata ogni volta che mi chiamano al controllo. Deve anche poter essere portata come zaino o tracolla, perché in aeroporto avere le mani libere è fondamentale.
Non spendo più di 40 euro per una borsa da volo, ma pretendo che faccia bene il suo lavoro. La mia preferita in assoluto è la Cabin Max Metz. È uno zaino leggerissimo, delle dimensioni giuste, con tante tasche interne. Costa poco più di 25 euro e ha una struttura morbida che si adatta perfettamente allo spazio sotto il sedile. Sembra piccolo, ma ci sta tutto: pigiama, beauty, caricabatterie, un cambio completo e anche il libro che non leggerò mai. L’ho portato ovunque, e nessun addetto Ryanair l’ha mai guardato con sospetto.

Poi c’è la Aerolite Mini borsa da viaggio, compatta e pulita, ideale quando ho anche il bagaglio da stiva e mi serve solo una borsa da portare con me. Ha il manico posteriore per agganciarla al trolley ed è comoda se devi fare avanti e indietro in aeroporto senza impazzire. Non è la più capiente, ma funziona. Poi nella colorazione rosa è bellissima!
Quando viaggio con outfit un po’ più presentabili e non ho voglia di sembrare una studentessa in Erasmus, porto la Kono borsa da cabina, sempre 40x20x25. Ha una linea più da borsa che da zaino, è morbida ma capiente, si porta a spalla e non stona nemmeno se arrivi all’hotel chic. La uso anche per i treni o i weekend in auto.

Prima di ogni volo ho la mia routine. Divido tutto in pochette morbide, così se devo aprire la borsa non mi si sparge la vita ovunque. Il powerbank sta sempre in alto, insieme al caricatore e a una penna. Porto con me una shopper pieghevole: se compro qualcosa al ritorno, almeno ho spazio. E arrotolo i vestiti, lo so che sembra una banalità ma ti salva da un sacco di pieghe inutili.
Oggi arrivo al gate con la mia Cabin Max sulle spalle, passo dritta senza nemmeno un’occhiata sospetta e mi sento più tranquilla. E tu? Sei sicura che la tua borsa da volo ti stia davvero salvando?





