Capelli spezzati, crespi e brufoli: forse il problema è come dormi la notte

Per anni ho dato la colpa a tutto il resto. Shampoo sbagliato, cambio stagione, stress, umidità, tessuti sintetici, persino alla dieta. Molti problemi di capelli e pelle al risveglio non dipendono da trattamenti sbagliati, ma da come si dorme. 

I capelli al mattino sembravano sempre più arruffati del previsto, con quelle pieghe strane che non si spiegavano nemmeno col cuscino più liscio del mondo. E la pelle, soprattutto lungo la mandibola e sulle guance, mostrava ogni tanto quei piccoli brufoletti che non erano proprio acne, ma nemmeno semplici imperfezioni. Poi ho cominciato a fare attenzione a una cosa che, fino a quel momento, avevo sempre ignorato: come dormivo. Intendo proprio fisicamente, tra cuscino, lenzuola e capelli.

Avevo sempre dormito con i capelli sciolti, perché l’idea di legarli mi dava fastidio. Mi sembrava più naturale così. Ma piano piano ho iniziato a notare una cosa: al risveglio non erano solo più gonfi, erano anche più secchi sulle punte e più fragili vicino all’attaccatura. Senza parlare dei nodi. Ogni mattina pettinarli diventava una battaglia. E quei piccoli segni sulla pelle, sempre nella stessa zona, sembravano seguire un pattern. A un certo punto mi è venuto il dubbio che fosse tutto legato al contatto notturno. Capelli, viso, tessuti, posizione.

Dormire bene significa anche proteggere la pelle e la fibra capillare

Dormire con i capelli sciolti sembrava la scelta più comoda. Lasciarli liberi, senza tensioni, senza elastici. Ma col tempo mi sono accorta che ogni mattina mi ritrovavo con una chioma ingestibile. Le lunghezze diventavano sempre più fragili, il crespo sembrava comparire anche dopo una notte tranquilla, e i nodi si formavano proprio dove appoggiavo la testa. Anche toccandoli si sentivano diversi. Più secchi, più ruvidi, meno sani. Ho iniziato a pensarci seriamente quando ho notato che le punte si spezzavano con più facilità, nonostante i trattamenti e i prodotti che usavo con costanza.

Donna dorme in lenzuola di seta
Dormire bene significa anche proteggere la pelle e la fibra capillare – sfilate.it

Ma la cosa più curiosa è che, nello stesso periodo, la pelle del viso iniziava a reagire. Piccoli brufoletti a lato del mento, vicino alla mascella, sempre nello stesso punto. Ho provato a cambiare cuscino, a lavare le federe più spesso, a evitare la crema troppo ricca prima di dormire. Niente. Finché un’estetista mi ha chiesto una cosa banalissima: dormi con i capelli legati o sciolti? E lì si è accesa una lampadina. Il contatto tra i capelli e il viso durante la notte è continuo. E i capelli, per quanto puliti, portano con sé residui, sebo, polveri, oli. A contatto diretto con la pelle per ore, ogni notte.

All’inizio ho provato a legarli in alto, in modo morbido. Una treccia larga, uno chignon leggerissimo. L’effetto al mattino era subito diverso. Niente nodi, meno volume ingestibile, meno stress durante la piega. Ma soprattutto, la pelle iniziava a reagire meno. Lì ho capito che anche il tessuto del cuscino aveva un ruolo.

Il cotone, anche quello buono, crea comunque attrito. E questo attrito non solo spezza i capelli, ma irrita anche la superficie della pelle se la sfregatura è continua. Il passaggio alla seta è stato quasi naturale. La seta fa scivolare i capelli invece di trattenerli, evita che si aggroviglino e mantiene il viso più fresco e meno segnato. Un trucchetto in più: usa le cuffie da notte di seta!

Cuscini di seta
Bastano piccoli accorgimenti per migliorare la routine notturna – sfilate.it

Non serve cambiare tutto da un giorno all’altro. Ma osservare quello che succede mentre dormi è una parte fondamentale di una beauty routine che funziona davvero. C’è una componente di benessere generale che si riflette nei gesti minimi. Il modo in cui appoggi la testa, il modo in cui i capelli toccano il collo o il viso, quanto si muovono o si aggrovigliano. Sono piccole cose, ma si sommano. E i risultati, se osservati nel tempo, diventano visibili.

Ora dormo sempre con un’acconciatura morbida, non stretta, niente elastici rigidi. Uso federe di seta o di materiali tecnici che non irritano la pelle. E quando cambio posizione durante la notte, so che non sto stressando il viso o i capelli. È un approccio semplice, ma ha richiesto un po’ di attenzione in più.

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